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Reti energetiche Ue

Ue, via alle “autostrade dell’energia”: piano da 1.200 miliardi per reti, idrogeno e sicurezza

Bruxelles lancia un pacchetto strategico per superare i colli di bottiglia e abbattere le bollette. Tra i progetti chiave anche l’idrogeno “SouthH2” e il collegamento transbalcanico che coinvolgono l’Italia.

Un piano d’urto da 1.200 miliardi di euro entro il 2040 per modernizzare le infrastrutture energetiche europee, abbattere i costi per cittadini e imprese e blindare l’indipendenza strategica del continente. La Commissione europea ha presentato oggi il “Pacchetto reti europee” e l’iniziativa “Energy Highways”, una mossa ambiziosa che mira a ridisegnare la mappa energetica dell’Unione. “L’Europa non può essere competitiva, resiliente o equa senza un sistema energetico pulito e interconnesso”, ha dichiarato la Vicepresidente Esecutiva Teresa Ribera, illustrando una strategia che punta a trasformare i vincoli geografici in opportunità di crescita.

GLI OBIETTIVI: BOLLETTE LEGGERE E SICUREZZA

Il cuore del provvedimento è affrontare le inefficienze strutturali che gonfiano le bollette: nel 2024, i prezzi dell’elettricità industriale nell’Ue hanno toccato quota 0,199 euro per kWh, più del doppio rispetto a Cina e Stati Uniti. “Non stiamo implementando le nostre reti con sufficiente rapidità”, ha ammesso il Commissario all’Energia Dan Jørgensen, avvertendo che senza un cambio di passo, nel 2030 mancherà metà della capacità transfrontaliera necessaria. Per questo, Bruxelles propone un nuovo approccio pianificato dall’alto, che superi la frammentazione nazionale: un investimento di soli 5 miliardi di euro potrebbe ridurre i costi di sistema di 8 miliardi, generando un guadagno netto immediato.

LE OTTO “AUTOSTRADE DELL’ENERGIA”: IL RUOLO DELL’ITALIA

Perno della strategia sono otto progetti prioritari, le cosiddette “Energy Highways”, essenziali per sbloccare i flussi energetici nel continente. L’Italia gioca un ruolo centrale in due di questi corridoi strategici. Il primo è il “Corridoio SouthH2”, un’infrastruttura fondamentale per l’idrogeno che attraverserà Tunisia, Italia, Austria e Germania, candidando il nostro Paese a hub mediterraneo dell’energia pulita. Il secondo è la “TransBalkan Pipeline”, progettata per invertire i flussi di gas e aumentare la resilienza delle forniture nella regione balcanica e nel vicinato orientale, con ricadute dirette sulla sicurezza degli approvvigionamenti nazionali. Gli altri progetti spaziano dalle interconnessioni iberiche al collegamento elettrico Cipro-Europa, fino agli hub eolici del Mar Baltico.

PERMESSI VELOCI E CONDIVISIONE DEI COSTI

Per realizzare queste opere, la Commissione dichiara guerra alla burocrazia. Oggi i tempi medi per un progetto di trasmissione superano i 10 anni; la nuova direttiva punta a ridurli drasticamente, fissando un tetto massimo di due anni per le autorizzazioni ordinarie e tre per quelle complesse. Viene introdotta la “presunzione di interesse pubblico prevalente” per le infrastrutture elettriche e semplificata la valutazione ambientale per i progetti a basso impatto. Cruciale anche il nuovo meccanismo di condivisione dei costi transfrontalieri: per evitare che il peso ricada solo sui consumatori locali, Bruxelles propone regole chiare per distribuire oneri e benefici tra gli Stati membri, utilizzando anche le entrate da congestione per finanziare le opere.

INVESTIMENTI E ACCETTAZIONE SOCIALE

La sfida finanziaria è imponente: dei 1.200 miliardi stimati, 730 serviranno per le reti di distribuzione e 240 per quelle dell’idrogeno. La Commissione propone di quintuplicare il budget del meccanismo “Connecting Europe Facility” (CEF-Energia) portandolo a quasi 30 miliardi nel prossimo bilancio pluriennale, affiancato dal supporto della BEI e da strumenti per attrarre capitali privati. Ma i soldi non bastano senza il consenso: per superare le sindromi NIMBY, viene introdotto l’obbligo per gli Stati di garantire che una quota dei benefici dei progetti rinnovabili ricada direttamente sulle comunità locali ospitanti. “Siamo sulla soglia di un futuro pulito, competitivo e indipendente, realizzato da noi stessi e per noi stessi”, ha concluso Jørgensen.

 

Questions and answers

Factsheet

Communication on European Grids Package – Energy – European Commission

Proposal for revised Trans-European Network for Energy (TEN-E) Regulation – Energy

Proposal for revised Directive to accelerate permit-granting procedures of infrastructure projects – Energy

Guidance on efficient grid connections – Energy – European Commission

Guidance on Contracts for difference – Energy – European Commission

European grids – European Commission

PCI interactive map

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