Nuovo progetto dell’Università di Pisa e tre aziende toscane: ricerca sull’isolamento termico
Parte il progetto Coolsun (“coating organici riflettenti”), ideato dall’Università di Pisa e tre aziende toscane: obiettivo è realizzare un “coating” per l’isolamento termico che permetterà un sensibile risparmio energetico. A questo progetto che lavora un team di ricerca del dipartimento di Chimica e Chimica Industiale di Pisa, coordinato dal professor Fabio Bellina e formato dai professori Andrea Pucci, Marco Geppi, Giacomo Ruggeri, dal dottor Marco Lessi e vede la collaborazione di tre aziende: Cromology, IEXI Srl e Technochimica SpA.
Gli esperti studieranno gli effetti delle radiazioni nella regione del vicino infrarosso, Near InfraRed (NIR), non rilevabili dall’occhio umano e il cui assorbimento da parte di un oggetto ne causa un aumento di temperatura. I pigmenti capaci di interagire nel NIR, chiamati NIR-riflettenti, riducono il riscaldamento degli oggetti trattati: per questa proprietà è utile nelle applicazioni in cui è necessario attenuare il riscaldamento solare, come ad esempio la copertura di edifici, pelletteria, coperture e trasporto di materiali termosensibili.
La chiave per ottenere rivestimenti innovativi è produrre pigmenti NIR-riflettenti organici, per ovviare agli inconvenienti che riguardano costi, impatto ambientale, efficienza e colore dei pigmenti attualmente in commercio.
Il progetto Coolsun concerne quindi i pigmenti NIR-riflettenti di natura organica, a struttura perilenica, che consentono la modulazione delle loro proprietà oltre a permettere una diminuzione in termini di spese con alcune semplici modifiche chimiche.
“Con questo progetto – conferma il professor Fabio Bellina, ordinario di Chimica organica all’Ateneo pisano – contiamo di sviluppare nuovi pigmenti organici termo e fotostabili, capaci di riflettere la radiazione nel vicino infrarosso (NIR), e di perfezionare il loro possibile impiego per l’ottenimento e la commercializzazione di vernici NIR riflettenti utili in edilizia, nella pelletteria, nell’industria del legno ed in quella alimentare, con potenziali ricadute anche nel settore automobilistico”.
Giovanni Malaspina