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Tesla

Vehicle to grid e non solo. I passi avanti della mobilità elettrica

Intervista a Luisa di Vita,  direttore comunicazione Nissan, su incentivi per l’auto elettrica, vehicle to grid ed infrastrutture di ricarica 

“Il futuro dell’economia passa attraverso una migliore qualità dell’aria ed una migliore gestione delle materie prime”. È con queste parole che Luisa Di Vita, Direttore della Comunicazione Nissan Italia, racconta, in occasione della presentazione della 1000miglia Green, la prima gara di regolarità in puro stile 1000 Miglia riservata a vetture ad alimentazione elettrica, perchè Nissan è stata tra le prime a dirottare i propri investimenti verso l’auto elettrica.

Auto elettrica, però, che in Italia rappresenta ancora una quota di mercato piccolissima, seppur le vendite sono in crescita. A presto il boom? Forse, quel che è certo è che la tecnologia fa passi da gigante e le batterie divengono un’occasione che non possiamo sprecare. Mentre l’autonomia delle vetture cresce, il Governo si muove per regolamentare il V2G. Andiamo per gradi.

ADDIO ANSIA DA AUTONOMIA

Fin dal debutto sul mercato, uno dei motivi per cui i consumatori erano scettici sull’auto elettrica era l’autonomia: un centinaio di chilometri (o poco più), per soddisfare l’esigenza degli spostamenti quotidiani in ambito urbano. La vettura, con poche colonnine in giro, si ricaricava a casa.

Oggi, mentre le colonnine e i punti di ricarica si moltiplicano, cresce anche l’autonomia della vettura. “L’ansia d’autonomia non costitusce più un problema, perchè le nuove batterie che stiamo installando sulle nostre vetture – spiega la Di Vita – permettono una percorrenza di 400km con una sola ricarica”.

LO SVILUPPO DEL VEHICLE TO GRID

Quello che potrebbe rappresentare la svolta per il mercato dell’auto elettrica in Italia è l’introduzione, in Italia, del V2G, ovvero la tecnologia che permette l’integrazione tra auto e rete elettrica, con scambio di energia. Nissan, insieme ad RSE ed EnelX, sta già lavorando a questa opportunità.

“Nissan è l’unico operatore certificato a livello Europeo dal TSO per poter disporre di una tecnologia V2G, che significa scambio energetico con le reti”. La vettuta, spiega la Di Vita, deve essere immaginata come una batteria con le ruote che prende energia e la restituisce, con il vantaggio per il cliente che può “essere remunerato” per l’energia che immette in rete.

GLI INCENTIVI

E ancora. A dare un impulso alle vendite delle auto a batteria dovrebbero essere anche gli incentivi economici che nell’ultimo anno sono stati reintrodotti a livello nazionale. “A questi si sommeranno presto degli incentivi regionali, che si differenziano da regione a regione”, ha detto la Di Vita, augurandosi che le regioni virtuose diventino esempio da seguire.

UNA RETE IDI RICARICA SEMPRE PIU’ GRANDE

“Stiamo implementando una rete infrastrutturale per i nostri concessionari, affinché il modello di business sia sempre più agevole. Sappiamo che la vettura elettrica è una mobilità diversa”, ha detto la Di Vita parlando della rete di ricarica, altro scoglio (che si sta superando) che fino ad oggi ha impedito la diffusione delle auto elettrica. Nissan sta installando delle colonnine elettriche multistandard.

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