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Snam

Cos’ha detto Venier (Snam) sul futuro del gas e dell’Italia

“Con i due rigassificatori e l’ampliamento della capacità della nave OLT, nel 2025-2026 l’Italia avrà il 40% del fabbisogno di gas copribile con GNL”

“Considerata l’attuale situazione, dobbiamo rilanciare il ruolo dell’Italia in tutto il sistema energetico europeo”. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, alla presentazione del piano strategico 2022-2026. “Abbiamo esportato 4,2 miliardi di metri cubi di gas – ha spiegato Venier – e sono già stati prenotati 6 bcm per il prossimo anno attraverso il Tap. Considerando che il mercato austriaco rappresenta solo 8 bcm, in futuro questa rappresenterà un ulteriore opportunità che coglieremo sempre di più. Le nostre proiezioni prevedono l’aumento del flusso verso Nord, quindi il reverse flow può arrivare fino a 10 bcm. Il Tag austriaco avrà un nuovo ruolo”.

INDIPENDENZA ENERGETICA DALLA RUSSIA NEL 2025

Per quanto riguarda invece la piena indipendenza dell’Italia dalla Russia, “ipotizzando che Mosca tagli completamente i suoi flussi, potrà avvenire nel 2025”, mentre sulla necessità di poter contare su ulteriori rigassificatori dopo quelli di Piombino e Ravenna, “che entreranno in funzione nel prossimo anno e mezzo, con questi due asset e l’ampliamento della capacità della nave OLT, nel 2025-2026 l’Italia avrà il 40% del fabbisogno di gas copribile con GNL. Considerato che eravamo al 20%, è uno step importante”.

L’IMPORTANZA DEI RIGASSIFICATORI

Sul numero di rigassificatori necessari, l’ad di Snam ha affermato che “non c’è un numero perfetto, perché il numero è anche funzione dell’inteconnessione di cui ciascun Paese dispone. L’Italia ha 5 punti di ingresso via pipeline, alimentati da 5 fonti diverse, e questa è già una diversificazione importante, che Francia e Spagna hanno in misura inferiore”. A chi gli ha chiesto se potrebbe essere spazio per un ulteriore ampliamento dei rigassificatori Venier ha risposto che “è possibile, ma dipende anche dalla competitività di questo gas. Non mi sento di escludere che altri 5 miliardi potrebbero essere di interesse. Dipenderà anche dal ragionamento sul ruolo che l’Italia può giocare a livello internazionale”.

Infine, su un possibile coinvolgimento di Snam in un nuovo progetto di gasdotto tra l’Algeria e l’Italia, Venier ha risposto che “non abbiamo in progetto una nuova infrastruttura, in questo momento non siamo coinvolti in iniziative overseas di questo tipo”.

IL RUOLO DI ITALGAS PER SNAM

“La partecipazione in Italgas è un asset importante che fino ad oggi ha contribuito in modo significativo ai risultati di Snam. Noi guardiamo a questa partecipazione come a uno strumento per le possibili opzioni di finanziamento, che non significa necessariamente dismettere la partecipazione”. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, alla presentazione del piano strategico 2022-2026 del gruppo.

I MERCATI DA SFRUTTARE IN EUROPA

“Lo scorso anno abbiamo esportato circa 4 miliardi di metri cubi di gas. La capacità che abbiamo lungo l’asse austriaco può arrivare fino a 6 miliardi di metri cubi, lungo l’asse svizzero fino a 10 miliardi. Nella misura in cui l’Italia, per effetto dello spostamento del baricentro energetico più verso sud, è nelle condizioni di giocare un ruolo di punto d’ingresso a favore dei Paesi del centro-sud dell’Europa, la nostra capacità di reverse flow assume un ruolo strategico. Non è fondamentale solo potenziare la capacità di trasporto, attraverso la realizzazione della Dorsale Adriatica, ma anche completare l’ultima parte in esportazione verso i mercati del centro Europa”. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, alla presentazione del piano strategico 2022-2026 del gruppo.

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