Skip to content

Von der Leyen ferma al petrolio russo e Zelensky cerca soldi per il bilancio ucraino

Per la fine della guerra in Ucraina i leader internazionali si muovono su più fronti. A breve è atteso il diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca

Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov nega i raid russi su obiettivi civili e accusa gli europei di star sabotando assieme a Kiev i “progressi di pace” del presidente Usa Donald Trump.

UN RAPPRESENTANTE EU PERMANENTE A KIEV

Sul fronte europeo, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola arriva a Kiev per la sua quarta visita dal 2022 e annuncia la nomina di un rappresentante permanente del Parlamento europeo a Kiev. “Il mio messaggio qui oggi è di solidarietà, ma anche di pieno impegno e fermo sostegno all’Ucraina, sia finanziariamente che a livello umanitario, e anche nel cammino verso l’adesione all’Unione europea”, ha affermato Metsola parlando dall’edificio della delegazione dell’Ue, danneggiato durante un raid russo in cui sono morte 23 persone tre settimane fa. Il suo viaggio arriva dopo che la scorsa settimana il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non vincolante che chiede alla Commissione europea di avviare il primo gruppo di colloqui di adesione con Kiev. Ma, sebbene Bruxelles abbia già appoggiato l’avvio dei negoziati, il processo resta bloccato dal veto ungherese con Budapest che rimane vicina al Cremlino.

UNGHERIA VICINA ALLA RUSSIA

Non è la prima volta che l’Ungheria manifesta vicinanza nei confronti del Cremlino. A fine agosto il paese si è rifiutato di firmare una dichiarazione dell’Ue che condannava l’attacco russo all’Ucraina, definiti dall’Alta rappresentante dell’Ue Kallas “un crimine di guerra”. La Russia aveva infatti attaccato la capitale dell’Ucraina uccidendo almeno 23 persone, tra cui diversi bambini, il secondo più grande attacco aereo contro l’Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala. Nel raid era stata colpita anche la rappresentanza dell’Ue nel centro di Kiev e la sede del British Council, danneggiandole. La mancata firma di Orban aveva causato tensioni con Zelensky.

L’EUROPA SI AVVICINA A TRUMP

A breve è previsto il diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca, che riguarderà criptovalute, banche ed energia della Russia. Per il presidente Trump non è però ancora abbastanza e come scrive Il Corriere della Sera, ha invitato i Paesi europei a interrompere gli acquisti di petrolio russo come condizione affinché Washington possa aumentare la pressione.

A seguito di questo invito, Ursula von der Leyen ha promesso di accelerare la graduale eliminazione degli acquisti di energia dalla Russia, originariamente prevista per la fine del 2027. Si tratta di un passo di Bruxelles verso Washington, con Berlino che per la prima volta apre all’utilizzo dei «frozen asset», i fondi congelati russi, per finanziare il conflitto in Ucraina. Come scrive il Corriere della Sera, da Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con Metsola, riporta gli alleati occidentali alla realtà con cifre e numeri: “Un anno di guerra costa 120 miliardi di cui 60 dal bilancio ucraino e 60 devo trovarli l’anno prossimo”. Tradotto: “Il Piano A è finire la guerra. Il Piano B è di 120 miliardi”. E di tempo, oltre che di denaro, per contenere Putin ormai ne è rimasto davvero poco.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

ads
Torna su