Le mosse dei governi dell’Unione europea contro il caro energia sono tante e continue ma le cifre rimangono alte
Cifre sempre più alte, mesi che avanzano e soldi in più che servono. La traiettoria europea sul caro energia continua ad essere tortuosa. Contro il caro energia. E a rivelarlo sono i numeri. L’Ue ha messo sul piatto 550 miliardi di euro e nonostante ciò “il prezzo unitario medio dell’elettricità nell’Unione europea per ottobre è aumentato del 3,4%, per il gas”. L’analisi arriva da Bloomberg ed è amara.
IL CARO ENERGIA CONTINUA A MARTORIARE L’UNIONE EUROPEA
E mette in fila quanto rilevato dai dati VaasaETT Ltd, società di consulenza finlandese. Per cui “il prezzo medio del gas al dettaglio nell’Unione Europea e in Gran Bretagna è stato di quasi 18 centesimi di euro (0,18 dollari) per chilowattora nel mese di ottobre”. Un numero che fa paura perché risulta essere “il doppio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente”. Il 2021. Oggi, “i costi dell’elettricità per le famiglie sono saliti del 67% a 36 centesimi di euro per chilowattora”.
Tutte inutili, dunque, le mosse del Vecchio Continente contro il caro energia? “No, ma…” sembra essere la risposta più giusta. Anche se è corretto sottolineare che senza quei 550 miliardi di euro ad oggi parleremmo di una situazione ancor più a rischio per famiglie e imprese europee. A ottobre sono state Dublino e Roma a far registrare gli aumenti peggiori. In Irlanda le tariffe elettriche sono salite del 44%, mentre il prezzo medio del gas nella capitale italiana è aumentato del 97%.
Intanto, se fino ad ora a salvare – relativamente – i consumi di gas sono state le alte temperature, il freddo invernale comincia ad avvicinarsi. Gli stoccaggi comunitari sono pieni oltre il 95% ma con l’avvicinarsi del calo dei gradi l’Ue subirà nuove impennate dei prezzi.
LE ULTIME MOSSE DEL NUOVO GOVERNO MELONI
Guardando la situazione più da vicino, in Italia si è da poco insediato il governo a guida Meloni. Che venerdì ha presentato, tra l’altro, le nuove misure economiche contro i prezzi in bolletta. Con la Nadef “riusciamo a liberare circa 9,5 mld” per il 2022 che “la prossima settimana utilizzeremo per contrastare il caro energia e prorogare fino alla fine dell’anno i provvedimenti in essere”, ha detto in conferenza stampa.
“La settimana prossima arriveranno le prime misure di sollievo per il caro energia”, ha ribadito anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “Naturalmente tutte queste misure sono al netto delle misure europee”, ha aggiunto ancora Meloni auspicando l’arrivo di decisioni concrete “che potrebbero cambiare le cose e liberare parte delle risorse” il prossimo 24 novembre in occasione del Consiglio Ue. Questi, intanto, sono i giorni della Cop27 in Egitto. Mentre il 24 novembre torneranno a riunirsi i presidenti del Consiglio europei per lavorare alle proposte della Commissione di Bruxelles di fine ottobre sul tetto al prezzo del gas.