In Italia il governo sta pensando a una serie di interventi sulle bollette gas legati alle fasce più deboli a causa delle ristrettezze di bilancio
L’emergenza gas è finita o no? La risposta sembra essere decisamente negativa a giudicare dal trend dei prezzi in risalita. Se guardiamo ad oggi il prezzo del combustibile è salito rispetto a ieri del 4%, sopra i 32 euro al MWh al Ttf di Amsterdam. La colpa? Degli impianti in Australia occidentali dove pare si darà corpo alla serie di scioperi programmati a cominciare da domani e della Norvegia dove sono in atto invece una serie di interruzioni alle attività dei giacimenti norvegesi per tutto il mese, che ridurranno i flussi verso l’Europa.
IN UE SI PENSA A PROROGA MISURE EMERGENZA SUL GAS
Intanto proprio in Europa e precisamente a Bruxelles, la Commissione Ue sta pensando a una proroga sulle misure di emergenza legate all’energia. Gli occhi sono puntati sull’articolo 122, quello cioè che impone solidarietà e meccanismi di correzione del mercato, in sostanza il vecchio price cap al gas. Le misure sono infatti in scadenza a fine anno e questa mattina la direttrice generale della direzione generale energia della Commissione europea, in audizione in commissione Industria, ricerca ed energia (Itre) del Parlamento europeo, Ditte Juul Jorgensen, lo ha ricordato a chiare note. L’ipotesi è quella di estendere oltre il limite temporale di fine anno alcune misure e di renderne strutturali altre come, ad esempio, il meccanismo per gli acquisti congiunti di energia.
STOCCAGGIO UE COPRE 30% INTERA DOMANDA
Al momento la situazione stoccaggi in Europa è buona e da tempo ha superato il limite di riempimento del 90% che avrebbe dovuto essere raggiunto entro il primo novembre. Sempre la Jorgensen ha ricordato che al momento lo stoccaggio dell’Ue copre il 30% dell’intera domanda e che l’Europa è sulla buona strada per liberarsi dalla dipendenza dai combustibili fossili entro il 2027 come prevede il REPowerEu.
PICHETTO: SU INTERVENTI CARO BOLLETTE IN CORSO SIMULAZIONI
A livello nazionale ci si prepara invece a una possibile fiammata dei prezzi delle bollette. Ieri il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine dell’evento “Acqua = Sviluppo”, presso Palazzo Wedekind, a Roma ha affermato che nel governo è in corso una valutazione sull’andamento dei prezzi anche di ancoraggio e il prezzo base. “Ci sono una serie di simulazioni che riguardano eventuali interventi su fasce sociali”. Anche perché sugli aiuti bisogna stare attenti anche ai conti in vista della manovra su cui l’ultima parola spetterà al Ministero dell’Economia.
IN UCRAINA SISTEMA GAS PRONTO A FUNZIONARE SENZA TRANSITO GAS RUSSO
Intanto in Ucraina, per allargare lo sguardo a livello più ampio, il sistema gas è pronto a funzionare senza transito gas russo Ucraina. Lo ha annunciato il ministero dell’Energia di Kiev, dopo l’esecuzione di stress test programmati. L’Ucraina non importa più gas russo per il proprio fabbisogno, ma è rimasto un paese di transito per il gas diretto in Europa occidentale.
Secondo il ministro dell’Energia Herman Haluschenko, la Federazione Russa può recedere dal contratto di transito in qualsiasi giorno, quindi l’infrastruttura ucraina deve essere pronta ad affrontare eventuali scenari. I test sono stati condotti da un gruppo di lavoro internazionale con l’assistenza dell’Usaid Energy Security Project.