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Tesla

Cosa ha ritardato veramente l’arrivo della Tesla low-cost?

Tesla possedeva i mezzi per sviluppare una vettura elettrica economica. Perché ha atteso fino ad oggi? Cosa ha ritardato l’arrivo della Tesla economica? Il retroscena raccontato dal biografo di Musk

Elon Musk ha promesso che realizzerà una Tesla da 25.000 dollari, possibile spartiacque della transizione elettrica. Un obiettivo che oggi sembra ancora lontano, se pensiamo che la Modello 3, la Ev più economica prodotta da Tesla, costa 40.000 dollari. Il ritardo non sarebbe legato a motivi pratici, ma “ideologici”. Lo ha rivelato il biografo di Elon Musk, Walter Isaacson, a Axios.

TESLA ECONOMICA, COSA HA RITARDATO L’ARRIVO?

La risposta è: l’ostinazione del Ceo di Tesla. Infatti, il biografo di Musk ha detto ad Axios che il miliardario si è convinto dell’importanza di realizzare una Ev low-cost solo nell’autunno del 2022, dopo un anno di rifiuti.

Infatti, Musk ha dato il suo via libera alla Tesla low-cost solamente quando i suoi collaboratori hanno presentato il progetto di una fabbrica innovativa in grado di costruire al tempo stesso robotaxi e familiari elettriche economiche.

TESLA LOW-COST, IL RETROSCENA

Il pallino di Elon Musk ha rischiato di sostituire le future Tesla low-cost. Isaacson ha rivelato infatti che la discussione sulla guida autonoma ha occupato gran parte del 2022. Il dilemma era: costruire vetture con volante e pedali, oppure no? Elon Musk era fortemente convinto che i robotaxi potessero sostituire progressivamente le vetture private. Inoltre, pensava che potessero far guadagnare più di 30.000 dollari all’anno ai proprietari per passaggi senza conducente e commissioni.

“Non c’è quantità che potremmo costruire che sarà sufficiente. Un giorno vogliamo arrivare a 20 milioni all’anno,” ha detto Musk a novembre 2021 nel corso di una riunione con i suoi cinque collaboratori più fidati, secondo quanto ha rivelato Isaacson.

LA RISOLUTEZZA DI ELON MUSK

La differenza di vedute tra Musk e i suoi collaboratori è diventato scontro ad agosto 2022. Il miliardario vedeva il robotaxi come un’idea rivoluzionaria, che avrebbe fruttato 10 trilioni di dollari alla società.

“Se continuiamo nella decisione di non avere un volante, e FSD non è pronto, non saremo in grado di metterli sulla strada,” ha detto Franz von Holzhausen, progettista di lunga data, suggerendo di realizzare un’auto con volante e pedali rimuovibili.

Musk però si è mostrato irremovibile, secondo Isaacson.

“Voglio essere chiaro. Questo veicolo deve essere progettato come un robotaxi pulito. Correremo questo rischio. Ma non abbiamo intenzione di progettare una sorta di rana anfibia che è una macchina a metà strada. Andiamo verso l’autonomia completa. La gente parlerà di questo momento tra un centinaio di anni.”

LA SVOLTA

La svolta è arrivata durante un incontro segreto che si è tenuto in tarda serata a settembre 2022. Nel corso della riunione von Holzhausen e altri collaboratori hanno presentato dati che dimostrano che, per raggiungere gli obiettivi di crescita annuali di Tesla del 50%, era necessaria una piccola automobile economica.

Tuttavia, Musk si convinse solamente quando mostrarono il progetto a cui stavano lavorando: realizzare una piattaforma di ingegneria di ultima generazione in grado di produrre robotaxi e vetture familiari utilizzando le stesse linee di assemblaggio.
Grazie al sistema automatizzato a grande velocità il miliardario si è convinto a dare il via libera alla mini Tesla.

Infatti, Musk credeva da tempo che il sistema di produzione di Tesla fosse ancora più importante per il suo successo rispetto ai suoi veicoli.

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