Skip to content
AGCM relazione annuale Antitrust

L’Antitrust sui dazi: gravemente distorsivi della concorrenza, rafforzare il modello europeo di sviluppo

Nella mattinata di oggi, a Palazzo Koch, il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, ha illustrato la relazione annuale sull’attività svolta dall’Antitrust nel 2024

“Il sistema del commercio internazionale, a lungo fondato sull’integrazione produttiva e sul libero scambio, è oggi scosso dall’introduzione di un pervasivo reticolo di dazi e di altre misure non tariffarie, gravemente distorsivi del confronto concorrenziale tra imprese e tra Paesi”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, durante la presentazione della Relazione annuale.

“In un contesto di relazioni commerciali tese, la tradizionale vocazione agli scambi internazionali e la stretta integrazione nelle filiere produttive globali rendono l’economia europea particolarmente esposta alle fluttuazioni dei mercati e alle nuove spinte protezionistiche. Per questo, la crescita nell’attuale scenario è sempre più legata al rafforzamento del modello europeo di sviluppo affinché, valorizzando pienamente il mercato unico, si riducano le vulnerabilità strutturali e la dipendenza da fattori esterni, colmando il divario di produttività e innovazione rispetto ad altre economie”.

RUSTICHELLI (ANTITRUST): SERVE UNA RIFORMA CHE FAVORISCA LA CONCORRENZA

Il presidente dell’Antitrust ha spiegato che, “in un contesto generale segnato da rapide trasformazioni tecnologiche, tensioni geopolitiche e crisi economico-ambientali, anche le prospettive di ripresa dell’economia nazionale sono strettamente connesse alla capacità di mettere in campo risposte all’altezza delle sfide. Questo significa, anzitutto, affrontare con decisione i nodi strutturali che frenano, non da oggi, la crescita italiana. Prioritario è, dunque, rilanciare la produttività”.

Secondo Rustichelli “tale obiettivo può essere raggiunto stimolando gli investimenti in tecnologia, eliminando le barriere all’entrata e all’uscita, migliorando l’efficienza del settore pubblico e del sistema giudiziario, nonché riducendo la complessità normativa che caratterizza l’ordinamento nazionale. Le evidenze disponibili confermano, in particolare, l’esigenza di una riforma regolamentare in direzione pro-concorrenziale, che favorisca l’imprenditorialità e la riallocazione delle risorse alle attività più produttive”. In particolare, è stato stimato che “le liberalizzazioni nei mercati dei servizi introdotte in Italia tra il 2005 e il 2019 hanno portato ad un aumento della produttività del lavoro compreso tra i 3 e gli 8 punti percentuali. Inoltre, la riduzione delle barriere regolamentari all’entrata nei mercati dei servizi è stata associata a una diminuzione dei prezzi pari al 6,5%”.

In tale quadro, ha aggiunto il presidente AGCM, “è importante inoltre sottolineare che la promozione della concorrenza non è funzionale soltanto alla crescita economica. Come riconosciuto dalla Corte Costituzionale, esiste un legame profondo e virtuoso tra la promozione del mercato concorrenziale e i diritti dei cittadini. Il corretto funzionamento dei meccanismi concorrenziali può dare, infatti, un contributo prezioso alla tutela di alcuni diritti fondamentali che vanno oltre il tradizionale perimetro del consumo di beni e servizi, per attingere a sfere più ampie di partecipazione civile e sociale”.

NEL 2024 L’ANTITRUST HA INVIATO OLTRE 100 SEGNALAZIONI E PARERI

“Nella consapevolezza del contributo benefico che la promozione della concorrenza può dare sui diversi versanti – ha proseguito Rustichelli –, l’Autorità ha svolto un’intesa attività di advocacy nel corso del 2024, indirizzando ai legislatori ed alle pubbliche amministrazioni oltre 100 segnalazioni e pareri. Tali interventi, frutto dell’osservazione quotidiana dei mercati, costituiscono un patrimonio prezioso di indicazioni tecniche per una riforma della regolazione ispirata a principi pro-concorrenziali”.

IN ITALIA 15.000 AZIENDE HANNO UN RATING DI LEGALITÀ

Ad oggi, sono circa 15.000 i soggetti titolari di rating di legalità e, a riprova dell’importanza dello strumento, tale numero è in costante crescita (16% in più rispetto all’anno precedente). Nel periodo gennaio 2024 – marzo 2025, le decisioni in materia di rating sono state 10.294 ed ognuna di esse ha richiesto una approfondita istruttoria, svolta con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, per gli accertamenti sui requisiti di legalità, e della Guardia di Finanza, per i profili di rilevanza fiscale e contributiva. Nello stesso periodo, i dinieghi sono stati 280, determinati soprattutto dalla commissione di reati riguardanti tre ambiti: salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, tributario e ambientale”.

SEGNALAZIONI, OPERAZIONI DI CONCENTRAZIONE E TUTELA DEL CONSUMATORE

Nel periodo gennaio 2024 – marzo 2025, l’Antitrust ha ricevuto 1.452 segnalazioni in materia di concorrenza, ha esaminato 121 operazioni di concentrazione, ha concluso 2 procedimenti in materia di intese e 9 in materia di abuso di posizione dominante.

Nello stesso periodo, in materia di tutela del consumatore, l’AGCM ha esaminato 36.900 segnalazioni, ha concluso 71 procedimenti, di cui 46 con accertamento dell’infrazione, 17 con accoglimento degli impegni e 8 non violazioni. In 76 casi connotati da minore gravità, l’Autorità ha disposto l’archiviazione a seguito dell’adeguamento delle imprese alle indicazioni formulate in sede di moral suasion.

RUSTICHELLI: “TRA IL 2015 E IL 2024 BENEFICI A IMPRESE E CONSUMATORI PER OLTRE 9 MLD EURO”

Il presidente Rustichelli ha concluso la sua relazione affermando che, “dalla stima effettuata secondo la metodologia sviluppata dall’OCSE nel 2014, emerge che, nel periodo 2015-2024, i benefici a favore delle imprese e dei consumatori derivanti dall’attività dell’Autorità sono stati pari a circa 9,16 miliardi di euro, di cui 729 milioni nell’ultimo anno. In particolare, l’attività svolta a tutela dei consumatori nel biennio 2023-2024 ha consentito di generare risparmi superiori a 28 milioni di euro, oltre alla restituzione, a 900.000 consumatori, di oltre 150 milioni di euro”.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su