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Via libera dell’Antitrust all’operazione Italgas-2i Rete gas

Ascopiave e Acea interessate alle 650 mila utenze che Italgas dovrà cedere dopo il via libera dell’Antitrust all’operazione

Rivoluzione in arrivo per l’assetto del settore gas in Italia. L’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato ha infatti autorizzato con condizioni l’acquisto di 2i Rete Gas da parte di Italgas. L’operazione, che riguarda i due maggiori distributori di gas naturale in Italia, poteva comportare criticità concorrenziali in merito alle future gare d’ambito per l’individuazione dei concessionari del servizio di distribuzione del gas in ben 65 ambiti territoriali italiani (ATEM).

ITALGAS DOVRA’ CEDERE IN 31 ATEM ALMENO IL 20% DEI PUNTI DI PRELIEVO GESTITI E IN 4 LA QUOTA OGGETTO DI ACQUISIZIONE

A seguito di una complessa istruttoria, cui hanno partecipato numerosi operatori e associazioni di settore, l’Antitrust ha autorizzato l’operazione subordinandola al rispetto di misure dismissive e comportamentali. In particolare, Italgas dovrà cedere in 31 ATEM una quota di almeno il 20% dei punti di prelievo gestiti (PDR) in base alle concessioni in essere e in altri 4 ATEM la quota oggetto di acquisizione, sulla base delle precise modalità e della tempistica specificata nel provvedimento e sotto la supervisione di un monitoring trustee approvato dall’Autorità.

E FACILITARE LA PARTECIPAZIONE A GARA DI ALTRI OPERATORI

Inoltre, la società dovrà adottare in tutti i 65 ATEM oggetto dell’istruttoria, misure di tipo comportamentale (facilitazioni finanziarie, contrattuali, tecniche e informative) per incentivare la partecipazione alla relativa gara di altri operatori, capaci di contendere efficacemente la gestione a Italgas nel corso della procedura, ha evidenziato l’Antitrust.

ITALGAS: CEDEREMO CIRCA 600 MILA PDR SU 35 ATEM ENTRO OTTOBRE

“Alla luce del provvedimento odierno e delle autorizzazioni Golden Power2 e Foreign Subsidies Regulation3 già conseguite, Italgas procederà al closing dell’operazione con la chiusura del primo trimestre. Le misure prescritte dall’AGCM riguardano la cessione di circa 600 mila PDR (sulla base dei dati comunicati da Italgas all’Autorità) distribuiti su 35 ATEM”, ha comunicato Italgas.

“La Società dovrà completare il processo di dismissione entro la fine di ottobre 2025. Inoltre, l’AGCM ha richiesto a Italgas l’implementazione di misure di carattere comportamentali in tutti gli ATEM oggetto di istruttoria, da applicare in occasione delle future gare d’Ambito. Le dismissioni avverranno attraverso procedure trasparenti, competitive e pubblicizzate, aperte a operatori idonei e qualificati, con adeguati mezzi finanziari e capaci di mantenere e sviluppare le attività anche ai fini della partecipazione alle future gare d’Ambito”.

LE CESSIONI DOVREBBERO FRUTTARE A ITALGAS CIRCA 650 MILIONI DI EURO

Secondo i calcoli, le cessioni di Italgas dovrebbero fruttare  “circa 650 milioni di euro”, ha scritto la scorsa settimana il Corriere della Sera. Un pacchetto utenze che fa gola ad Ascopiave che dopo aver comprato da A2a attività per 430 milioni, “è pronta a rilevare una parte delle utenze che Italgas dovrà probabilmente cedere”, ha sottolineato sempre il quotidiano milanese.

ASCOPIAVE E ACEA INTERESSATE AL PACCHETTO UTENZE

Secondo il Corsera “al lavoro con Ascopiave ci sarebbero i consulenti di Intesa Sanpaolo – Imi Cib, incaricati di studiare i dettagli finanziari e industriali dell’operazione. Oltre ad Ascopiave, alla finestra ci sarebbe anche Acea, la multiutility con sede a Roma ma attiva sull’intero territorio italiano”.

CON IL RICAVATO ITALGAS RIDURREBBE L’ESBORSO PER L’OPERAZIONE

L’incasso della cessione delle utenze di Italgas andrebbe a ridurre l’esborso per l’operazione con 2i Rete gas “del valore complessivo di 5,3 miliardi di euro. Gli azionisti di 2i Rete gas — il gestore infrastrutturale F2i con il 64% e i fondi Ardian e Apg con il 36% — dovrebbero in particolare ricevere circa 2,1 miliardi. Italgas si accollerebbe poi i 3,2 miliardi di debito della concorrente”, l’ipotesi ventilata dal Corriere della Sera secondo cui “per finanziare l’acquisizione il gruppo guidato da Paolo Gallo farà ricorso al debito e a un aumento di capitale da un miliardo di euro. Dall’unione di Italgas e 2i Rete gas nascerà un campione europeo da 3 miliardi di ricavi”.

I NUMERI DELLE DUE AZIENDE

Fra Italia e Grecia, Italgas serve 1.983 Comuni e in Borsa capitalizza 5 miliardi (+21% nell’ultimo anno), a fronte di un fatturato di 1,8 miliardi. 2i Rete gas è invece passata dagli iniziali 1,9 milioni di utenti agli attuali 4,9 milioni, con una rete in gestione di 72 mila chilometri, 815 milioni di ricavi nel 2023 e un risultato operativo di 318 milioni.

ITALGAS DIVENTA CAMPIONE EUROPEO NELLA DISTRIBUZIONE GAS

Con il closing dell’operazione il Gruppo diventa il campione europeo della distribuzione del gas. “A partire dal secondo trimestre Italgas avvierà il processo di integrazione di 2i Rete Gas, in anticipo rispetto alle previsioni, dando così piena realizzazione ai 15,6 miliardi di euro di investimenti contenuti nel Piano Strategico 2024-2030. Nei prossimi mesi, insieme con 2i Rete Gas il Gruppo darà priorità all’integrazione societaria e dei sistemi informativi, alla digitalizzazione della rete e dei processi per conseguire le prime importanti sinergie in linea con il Piano Strategico, avviando al contempo le prime applicazioni su larga scala dell’intelligenza artificiale”, ha puntualizzato Italgas in una nota.

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