L’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) ha fornito un quadro dettagliato della situazione, sottolineando come, nonostante la produzione di greggio russa sia rimasta sostanzialmente invariata le esportazioni di prodotti petroliferi siano diminuite di 110.000 barili al giorno
I ricavi della Russia derivanti dalle vendite di petrolio e prodotti petroliferi a giugno hanno registrato un calo significativo del 14% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 13,57 miliardi di dollari. Questo dato allarmante, come riportato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE), solleva interrogativi sulla capacità della Russia di sostenere la propria produzione a monte, evidenziando un deterioramento delle esportazioni che persiste per gran parte del 2024 e del 2025.
LE CIFRE DELL’AIE E LE SFIDE DI MERCATO
L’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) ha fornito un quadro dettagliato della situazione, sottolineando come, nonostante la produzione di greggio russa sia rimasta sostanzialmente invariata a 9,2 milioni di barili al giorno il mese scorso e i carichi di greggio stabili a 4,68 milioni di barili al giorno, le esportazioni di prodotti petroliferi siano diminuite di 110.000 barili al giorno, attestandosi a 2,55 milioni di barili al giorno.
I volumi sia del greggio che dei prodotti si sono mantenuti intorno ai minimi degli ultimi cinque anni. L’AIE, nel suo report mensile, evidenzia che i prezzi del greggio russo a giugno sono mediamente scesi sotto il tetto massimo imposto dall’Occidente di 60 dollari al barile, nonostante un periodo di 10 giorni in cui lo hanno superato. Gli aumenti di prezzo, che hanno superato quelli del petrolio datato del Mare del Nord, sono stati alimentati dalle preoccupazioni relative all’offerta che hanno spinto gli acquisti di greggio e dalla tensione sui mercati del greggio acido.
L’EUROPA PENSA A UN TETTO VARIABILE PER IL PETROLIO RUSSO
In risposta a questa situazione, quattro diplomatici europei hanno rivelato a Reuters che la Commissione europea è prossima a proporre un tetto massimo variabile al prezzo del petrolio russo, come parte di un nuovo pacchetto di sanzioni.
IL KAZAKISTAN SUPERALE I LIMITI OPEC+, LA RUSSIA RISPETTA GLI IMPEGNI
Sul fronte degli accordi OPEC+, mentre la Russia sembra rispettare gli obiettivi di produzione, il Kazakistan ha ripetutamente superato i limiti concordati. Secondo l’AIE, la produzione di greggio del Kazakistan è aumentata di 70.000 barili al giorno su base mensile, raggiungendo 1,9 milioni di barili al giorno a giugno, quasi 500.000 barili al giorno in più rispetto all’obiettivo OPEC+ e quasi in linea con la produzione di 1,88 milioni di barili al giorno, come riportato da una fonte del settore a Reuters la scorsa settimana.