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Acea, colpo di scena sulla rete gas: la multiutility si sfila dalla gara per gli asset Italgas

Nonostante la creazione della newco a.Gas per partecipare, Acea rinuncia agli Atem. La decisione potrebbe legarsi a una valutazione strategica per concentrare gli investimenti su altri fronti.

Un colpo di scena inatteso scuote la partita per la riassegnazione degli asset della rete del gas: Acea, la multiutility romana, ha deciso a sorpresa di non presentare alcuna offerta per gli Ambiti territoriali minimi (Atem) che Italgas è obbligata a cedere. La notizia, che trapela da fonti vicine al dossier raccolte da Energia Oltre, arriva come un fulmine a ciel sereno, considerando che la stessa Acea aveva partecipato attivamente al processo davanti all’Antitrust e aveva addirittura costituito una newco, denominata A.Gas, proprio con l’obiettivo di partecipare alla competizione.

UN RETROSCENA STRATEGICO

La scelta di sfilarsi da una gara così strategica, che vede in palio circa 600.000 punti di riconsegna (pdr) in 35 Atem sparsi su tutto il territorio nazionale, sarebbe il frutto di una valutazione interna. Secondo le indiscrezioni raccolte, il management di Acea avrebbe deciso di fare un passo indietro per concentrare risorse umane e finanziarie su altri obiettivi ritenuti a maggior valore e prioritari per la crescita del gruppo. Si tratterebbe, dunque, di una scelta strategica per evitare di impegnare ingenti capitali in un contesto competitivo complesso, che vede in campo altri importanti player come Ascopiave e Hera.

L’OBBLIGO DI CESSIONE IMPOSTO DALL’ANTITRUST

L’intera operazione nasce da un preciso obbligo imposto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). La cessione di questi asset è infatti la condizione posta dall’Antitrust per dare il via libera all’acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas, una maxi-operazione che altrimenti avrebbe creato una posizione dominante in grado di alterare la concorrenza nel mercato della distribuzione del gas.

I TEMPI STRINGENTI DELLA GARA

Con l’uscita di scena di Acea, la competizione per gli asset di Italgas prosegue ora con gli altri operatori interessati. La procedura, seguita con grande attenzione dal mercato e dall’Autorità di regolazione, dovrà comunque concludersi in tempi rapidi, come stabilito dall’Antitrust. La scadenza ultima per la chiusura della gara e la cessione definitiva degli ambiti territoriali è infatti fissata per il mese di ottobre 2025.

QUALI SONO GLI ATEM IN VENDITA

Secondo quanto si legge nell’avviso, pubblicato lo scorso 6 giugno, gli Atem in dismissione sono quelli di Agrigento, Bari 2, Benevento, Brescia 5, Caltanissetta, Campobasso, Caserta 2, Catania 1, Frosinone 2, L’Aquila 2, Mantova 2, Massa Carrara, Matera, Messina 2, Napoli 2, Novara 2, Padova 2, Padova 3, Potenza 1, Potenza 2, Ragusa, Reggio di Calabria-Vibo Valentia, Roma 4, Roma 5, Salerno 1, Salerno 3, Teramo, Torino 6, Trapani, Varese 1, Viterbo, Barletta-AndriaTrani, Caserta 1, Cosenza 2 e Pisa.

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