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Teleriscaldamento: proroga di un anno per le tariffe transitorie, ecco le novità Arera

L’Autorità rinvia al 2026 la definizione del metodo a regime e introduce correttivi. Previste tutele per i costi di approvvigionamento e verifiche infrannuali sui ricavi.

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2026 l’applicazione del metodo tariffario transitorio per il servizio di teleriscaldamento. La decisione, formalizzata con la delibera 580/2025/R/tlr del 23 dicembre 2025, estende di fatto il periodo “ponte” in attesa della definizione di un quadro regolatorio stabile e definitivo. Il provvedimento, che l’Autorità ha definito “indifferibile ed urgente”, nasce dalla necessità di garantire continuità e certezza economica agli operatori e agli utenti in una fase delicata di transizione normativa e istituzionale, complicata anche dalla scadenza del mandato dell’attuale Collegio dell’Autorità.

GLI AFFINAMENTI AL METODO DI CALCOLO

Non si tratta, però, di una semplice proroga tecnica. Arera ha introdotto contestualmente una serie di affinamenti puntuali al Metodo Tariffario Transitorio (MTL-T) per correggerne alcune criticità emerse nel primo periodo di applicazione. La novità più rilevante riguarda l’introduzione di meccanismi di salvaguardia più flessibili per gli esercenti. In particolare, per le reti entrate in esercizio prima dell’avvio della regolazione, sarà possibile modificare il coefficiente di riduzione delle tariffe qualora si dimostri, conti alla mano, che l’applicazione dei vincoli attuali non consente di coprire i costi strutturali di erogazione del servizio.

COSTI DI APPROVVIGIONAMENTO E VERIFICHE SUI RICAVI

Un’altra modifica significativa riguarda la gestione dei costi di approvvigionamento del calore. Se un operatore acquista energia termica da terzi a prezzi che risultano incompatibili con il vincolo ai ricavi imposto dall’Autorità, potrà presentare un’istanza per adeguare tale vincolo, a patto che non vi siano legami societari con il fornitore e che il prezzo d’acquisto sia congruo e determinato secondo criteri di efficienza. Arera ha inoltre introdotto l’obbligo di verifiche infrannuali sul rispetto del vincolo ai ricavi, da effettuarsi almeno ogni tre mesi. Questo meccanismo permetterà di adeguare i prezzi in corso d’anno tramite una specifica componente tariffaria (denominata “sigma”), minimizzando così gli scostamenti tra ricavi effettivi e tetti massimi consentiti ed evitando maxi-conguagli successivi.

VERSO LA DECARBONIZZAZIONE E LA TRASPARENZA

Il provvedimento tocca anche il tema della sostenibilità ambientale. Viene infatti prevista la possibilità di un progressivo allineamento dei prezzi per quegli operatori che applicano tariffe inferiori al vincolo regolatorio, permettendo un incremento fino al 2%. Questa misura è pensata per favorire gli investimenti necessari al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, ma è riservata esclusivamente alle reti che possiedono la qualifica di “teleriscaldamento efficiente” secondo i parametri europei. Infine, per garantire maggiore trasparenza, sono stati rafforzati gli obblighi di comunicazione dei dati tecnici ed economici da parte degli esercenti, inclusi i fattori di emissione e i costi evitati, elementi chiave per il calcolo delle tariffe e per la tutela dell’utente finale.

580-2025-R-tlr

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