Tra loro Cina, Giappone, India e Corea del Sud secondo fonti del quotidiano online “Hindustan Times”
Otto paesi potrebbero continuare ad acquistare petrolio iraniano. Gli Stati Uniti, secondo quanto riferiscono alcune fonti al quotidiano online “Hindustan Times”, avrebbero dato il loro benestare affinché Giappone, India e Corea del Sud tra gli altri possano commerciare in greggio con Teheran anche dopo l’avvio delle sanzioni il prossimo 5 novembre.
ANCHE LA CINA TRA GLI OTTO PAESI MA LE TRATTATIVE SONO ANCORA IN CORSO
L’obiettivo dell’amministrazione Trump rimane quello di soffocare le entrate dell’economia iraniana, ma le deroghe verrebbero concesse, secondo il quotidiano indiano, in cambio di continui tagli alle importazioni per non far salire i prezzi del petrolio. La Cina – il principale importatore di petrolio iraniano – è ancora in trattative con gli Stati Uniti sui termini dell’accordo mentre gli altri quattro paesi che dovrebbero ottenere le deroghe non sono ancora stati identificati. L’amministrazione Trump deve cercare di mantenere un delicato equilibrio: assicurare che il mercato del petrolio abbia un approvvigionamento sufficiente ed evitare un picco politicamente dannoso del prezzo del carburante, assicurando anche che il governo iraniano non riscuota entrate sufficienti a far sì che le sanzioni statunitensi diventino irrilevanti.
OBAMA CONCESSE DEROGHE A 20 PAESI. OGGI ANNUNCIO DI POMPEO SUL GREGGIO IRANIANO
La decisione dell’amministrazione di concedere deroghe a otto paesi segna anche una riduzione significativa rispetto all’azione dell’amministrazione Obama, che concesse tali deroghe a 20 paesi in tre anni. Nella giornata di oggi, comunque, il segretario di Stato Usa, Michael Pompeo, dovrebbe fare un annuncio ufficiale sulla posizione degli Stati Uniti riguardante i paesi importatori di petrolio iraniano.