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Agsm, riunione interlocutoria del cda. Sulla fusione sferzata della Lega

Fontana ha spiegato che ‘la strada giusta, per la Lega, sarebbe quella di unire Verona e Vicenza e solo dopo parlare con A2A’

“Riunione ‘interlocutoria’, ieri, per il consiglio di amministrazione di Agsm, che deve decidere le future aggregazioni aziendali. Le 4 ‘big’ del settore considerate come possibili ‘alternative’ ai lombardi di A2A (Hera, Iren, Dolomiti ed Alperia) hanno infatti tempo fino a dopodomani per inviare le loro proposte. Solo dopo quel termine, quindi, si affronterà la questione, coi relativi nodi (difficili) da sciogliere. Il sindaco Federico Sboarina e il presidente Daniele Finocchiaro restano convinti della bontà di una aggregazione ‘a tre’ (e Finocchiaro lo ha ribadito con forza in CdA) mentre la Lega (assieme a Verona Domani) punta ad arrivare entro il 30 giugno alla sola fusione tra Agsm e Aim-Vicenza, fermandosi a quel punto e rinviando ogni altra ipotesi. La rappresentante del Pd, Stefania Sartori, ha ribadito la necessità di una gara pubblica per scegliere l’eventuale terzo partner. Una nuova riunione si terrà martedì prossimo”. È quanto riporta il Corriere di Verona.

COSA DICE LA LEGA

“Sulla vicenda è tornato però ieri anche il leader veneto della Lega, Lorenzo Fontana. Affiancando Matteo Salvini a Vicenza, Fontana ha spiegato che ‘la questione è stata affrontata in maniera diversa nelle due città: a Vicenza c’è stato un reale coinvolgimento di tutta la maggioranza, a Verona meno, e questo ha creato qualche disguido, pur tenendo conto che Aim e Agsm sono aziende diverse’. Fontana ha aggiunto che ‘la strada giusta, per la Lega, sarebbe quella di unire Verona e Vicenza e solo dopo parlare con A2A o comunque con un partner industriale’”, ha proseguito il quotidiano.

LE OPPOSIZIONI

“Dalle opposizioni, intanto, nuove bordate. Flavio Tosi ha inoltrato un altro esposto alla Procura e all’Anac ‘perché è infondato il presupposto della infungibilità e cioè che l’offerta di A2A ad Agsm sia unica e la migliore, perché ci sono altri competitors che per mesi non sono stati presi in considerazione, salvo essere sentiti solo quando sono intervenute la Procura e l’Anac’”, ha concluso il quotidiano.

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