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Gas

Algeria pronta a scalzare la Russia e fornire più gas all’Ue. Di Maio e Descalzi volano ad Algeri

Intanto è prevista per oggi a Bruxelles una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri europei dell’Energia proprio sulle forniture di gas dalla Russia

Il colosso algerino degli idrocarburi Sonatrach è pronto a fornire più gas all’Europa, in caso di calo delle esportazioni russe, instradandolo in particolare attraverso il gasdotto Transmed che collega l’Algeria all’Italia attraverso la Tunisia. La conferma è arrivata ieri tramite il quotidiano Liberté dal suo amministratore delegato, Toufik Hakkar.

SONATRACH “FORNITORE AFFIDABILE”

Hakkar ha ribadito che Sonatrach è “un fornitore affidabile di gas per il mercato europeo ed è pronto a supportare i suoi partner a lungo termine in situazioni difficili”. Anche se, ha avvertito, ulteriori forniture di gas naturale o gas naturale liquefatto (GNL) restano dipendenti dalla “disponibilità di volumi in eccedenza dopo la soddisfazione della domanda del mercato interno” e dagli “impegni contrattuali” nei confronti dei partner esteri.

DI MAIO E DESCALZI IN MISSIONE AD ALGERI

Questa mattina il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è partito per l’ Algeria, in delegazione con l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi e un rappresentante del Mite. Secondo una nota della Farnesina, in programma ci sono colloqui con le autorità algerine proprio per rafforzare la cooperazione in campo energetico alla luce del conflitto in Ucraina. E tra le ipotesi sul tavolo del governo l’aumento del flusso di gas dall’Algeria per compensare i flussi a rischio dalla Russia. “Oggi ho illustrato alle autorità algerine il rischio per la sicurezza energetica italiana ed europea” dovuta al conflitto in corso tra Ucraina e Russia. “Il governo è impegnato ad aumentare le forniture energetiche in particolare di gas da differenti partner internazionali e tra queste l’Algeria da sempre fornitore affidabile ha un ruolo fondamentale”, ha detto Di Maio. L’Algeria ha un ruolo fondamentale nella diversificazione delle fonti di gas, e “ciò conferma ancora una volta la strategicità del nostro partenariato. Il governo italiano è determinato a fronteggiare con la massima determinazione ogni effetto delle sanzioni alla Russia, non perderemo nemmeno un istante per farlo”. “Il nostro obiettivo è tutelare le famiglie e le imprese italiane dagli effetti di questa atroce guerra – ha aggiunto il ministro -. Sono stato accompagnato in questa visita dall’ad di Eni Claudio Descalzi a testimonianza del nostro concreto impegno per negoziare e rendere operativi in tempi rapidi forniture addizionali. Con il ministro” algerino “abbiamo anche discusso su come aumentare la cooperazione sulle rinnovabili nel campo eolico, nel campo del solare e dell’idrogeno verde adattando anche le infrastrutture gas per il trasporto dell’idrogeno. Abbiamo delle grandi sfide davanti ma il partenariato con l’Algeria è forte”, ha ricordato Di Maio ribadendo che con il paese nordafricano c’è stato un aumento del 45% degli interscambi commerciali dal 2020.

 

TRANSMED PUO’ TRASPORTARE FINO A 32 MLD DI MC L’ANNO

Sonatrach “ha una capacità inutilizzata sul gasdotto Transmed” , che potrebbe essere utilizzata per “aumentare le forniture al mercato europeo”, secondo Hakkar. Questo gasdotto può trasportare fino a 32 miliardi di metri cubi all’anno, quattro volte di più del gasdotto Medgaz che rifornisce la Spagna. L’Europa è il mercato naturale di elezione per l’Algeria, che attualmente contribuisce per l’11% alle sue importazioni di gas, sottolinea Hakkar.

SPAZIO PER 10 MLD DI MC DI FORNITURE IN PIU’

“L’Algeria esporta un massimo di 22 miliardi di metri cubi attraverso il gasdotto Transmed” , che lascia una capacità di 10 miliardi di metri cubi da esportare, ha detto all’AFP l’ex ministro dell’Energia algerino Abdelmajid Attar.

Il gas potrebbe anche essere liquefatto e inviato attraverso navi metaniere, sapendo che “le unità di liquefazione che esistono in Algeria funzionano solo al 50/60% della loro capacità” , secondo Attar, che in passato è stato amministratore delegato di Sonatrach.

C’È BISOGNO DI TEMPO PER MAGGIORI FORNITURE, REALISTICI 2-3 MLD DI MC IN PIÙ A STRETTO GIRO

Tuttavia, l’Algeria non potrebbe da sola “compensare il calo dell’approvvigionamento di gas russo”, indica l’esperto, stimando che potrebbe “fornire all’Ue due o tre miliardi di metri cubi in più” al massimo. Ma nel “medio termine, tra quattro o cinque anni, l’Algeria potrà inviare quantitativi maggiori”, ha proseguito Attar, che però ritiene necessario preventivamente “sviluppare nuove riserve costituite essenzialmente da gas non convenzionale” (shale gas).

OGGI A BRUXELLES LA RIUNIONE DEI CONSIGLIO DEI MINISTRI EUROPEI DELL’ENERGIA

L’Algeria prevede di investire 40 miliardi di dollari tra il 2022 e il 2026 nell’esplorazione, produzione e raffinazione del petrolio, nonché nella prospezione e nell’estrazione di gas. Intanto è prevista per oggi a Bruxelles una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri europei dell’Energia.

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