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Assistenza eolica e combustibili green: come ridurre emissioni navi

Sei soluzioni per rendere green la navigazione e abbattere le emissioni della mobilità marittima
Il trasporto marittimo internazionale rappresenta attualmente emissioni per circa 800 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti. Una cifra che potrebbe raddoppiare entro il 2060 in virtù degli sviluppi del settore attesi dagli impegni assunti dall’Organizzazione marittima internazionale. Al contrario, il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo di mantenere l’aumento medio della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi, richiederebbe prima una stabilizzazione delle emissioni del trasporto marittimo internazionale entro il decennio e, in ultima analisi, una diminuzione a meno di 400 milioni di tonnellate di CO2e all’anno entro il 2060.
Per cercare di trovare una soluzione al raggiungimento di questo obiettivo, l’Aie (Agenzia internazionale per l’energia), in collaborazione con il Forum internazionale dei trasporti (Itf) presso l’Ocse, ha presentato una relazione alla seconda riunione del gruppo di lavoro sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dalle navi (Iswg-Ghg) dell’Organizzazione marittima internazionale (Omi).
Le sei soluzioni per abbattere emissioni navigazione
Il documento delinea sei soluzioni chiave per aiutare l’industria della navigazione a raggiungere l’obiettivo: evitare i combustibili fossili tradizionali, migliorare l’utilizzo delle capacità, migliorare l’efficienza delle nuove navi e dei retrofit, assistenza eolica, e combustibili a basse emissioni di carbonio.
Secondo il rapporto queste misure potrebbero essere più efficienti e a costi inferiori rispetto al passaggio, per esempio, ad altre fonti combustibili a basse emissioni. A causa della lunga vita delle imbarcazioni, inoltre, molte delle navi attualmente in servizio continueranno ad essere operative nel 2030. Una parte significativa dei miglioramenti dell’efficienza dovrà quindi assumere la forma di retrofit. Per stimolare il mercato a realizzare questi investimenti, il rapporto indica una serie di misure come l’inasprimento dell’indice Omi di progettazione dell’efficienza energetica, il rapido sviluppo di uno standard di efficienza operativa e l’adozione di un prezzo della Co2 per il carburante per la navigazione. Inoltre, la decarbonizzazione del trasporto marittimo richiederà lo sviluppo di norme a basse emissioni di carbonio per i combustibili e il sostegno allo sviluppo di combustibili a zero emissioni. Tra le misure invece a livello portuale, nazionale e regionale dovranno essere previsti incentivi portuali e meccanismi nazionali e regionali di fissazione dei prezzi della Co2. L’obbligo di incentivi nei porti potrebbe anche incoraggiare il cambiamento, imponendo tariffe portuali proporzionate alle navi in funzione delle loro prestazioni ambientali.
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