Una tecnologia emergente che, secondo gli sviluppatori, ha il potenziale per rendere le transazioni più veloci e meno costose, attraverso una piattaforma commerciale sicura che può attrarre più partecipazione rispetto ai meccanismi esistenti.
La Blockchain, la tecnologia alla base delle transazioni in valuta criptata, sta per essere testata in un sistema di trading per abbinare acquirenti e venditori di energia pulita nel più grande mercato energetico mondiale, quello degli Stati Uniti.
TEST PILOTA AL VIA DAL PRIMO TRIMESTRE DEL PROSSIMO ANNO
PJM Interconnection LLC e Energy Web Foundation stanno sviluppando, infatti, un sistema di contabilità digitale per tenere traccia dell’elettricità prodotta, consegnata, commercializzata e venduta dalle centrali eoliche e solari: lo ha rivelato Jaclynn Lukach, vice presidente dell’unità di servizi di informazione ambientale di PJM a Bloomberg spiegando che il test pilota verrà avviato entro la fine del primo trimestre del prossimo anno.
DARÀ AD ALCUNI PICCOLI UTENTI LA POSSIBILITÀ DI COMMERCIARE ENERGIA
Si tratta di un test su una tecnologia emergente che, secondo gli sviluppatori, ha il potenziale per rendere le transazioni più veloci e meno costose, attraverso una piattaforma commerciale sicura che può attrarre più partecipazione rispetto ai meccanismi esistenti. Il mercato di PJM commercia elettricità all’ingrosso in megawattora e un megawattora è sufficiente per alimentare circa 800 case per un’ora. “La Blockchain darà ad alcuni piccoli utenti la possibilità di commerciare – ha detto Lukach in un’intervista a Bloomberg -. Speriamo anche che riduca i costi amministrativi”. PJM metterà alla prova un sistema Blockchain che permetterà alle persone di scambiare i crediti di energia rinnovabile che l’eolico e i parchi solari producono mentre generano elettricità. La digital ledger technology sarà utilizzata per tenere traccia dei crediti creati, comprati e venduti.
PJM VEDE L’OPPORTUNITÀ DI RIDURRE IL COSTO DEGLI INVESTIMENTI NELLE ENERGIE RINNOVABILI
PJM, che gestisce una rete da Washington, D.C., a Chicago, studia da circa un anno la Blockchain per le piattaforme di scambio di energia e vede l’opportunità di ridurre il costo degli investimenti nelle energie rinnovabili. Energy Web Foundation, una fondazione senza scopo di lucro co-fondata dal Rocky Mountain Institute (RMI), ha sviluppato sistemi di trading Blockchain per i mercati più piccoli dal Belgio a Singapore, ha detto Douglas Miller, senior associate di RMI. “Questo è un progetto più grande per portata e per dimensioni – ha detto Miller in un’intervista -. Tra un anno o giù di lì, speriamo che PJM voglia realizzarne di più”.