Sotto la lente anche lo stop ai motori termici del 2035: la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen apre alla valutazione dei biocarburanti avanzati, oltre ai già previsti e-fuel.
L’Unione Europea si prepara a introdurre misure più incisive per contenere i costi del nuovo e controverso mercato del carbonio, destinato a colpire il riscaldamento delle case e i carburanti per le auto a partire dal 2027. L’annuncio, volto a placare le crescenti preoccupazioni dei consumatori, è contenuto in una lettera inviata dalla Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ai leader europei in vista di un vertice che si preannuncia teso.
INTERVENTO SUI COSTI PER FAMIGLIE E IMPRESE
Il nuovo sistema di scambio di quote di emissione (ETS) per edifici e trasporti su strada, previsto per il 2027, è stato fortemente criticato da molti Stati membri per il timore di un’impennata dei prezzi. Per rispondere a queste preoccupazioni, il Commissario europeo per il Clima, Wopke Hoekstra, presenterà martedì ai ministri del settore delle misure specifiche per limitare tali aumenti. “Ciò di cui abbiamo bisogno è una transizione giusta ed equa, in cui le famiglie particolarmente vulnerabili, le piccole imprese e le regioni più esposte siano protette e sostenute”, ha scritto von der Leyen nella sua comunicazione.
LA REVISIONE DELLO STOP AI MOTORI TERMICI DEL 2035
Nella stessa missiva anticipata dai Bloomberg, la Presidente ha toccato un altro punto nevralgico della transizione verde, ovvero l’imminente revisione del divieto di vendita di nuove auto con motore a combustione interna dopo il 2035. Von der Leyen ha specificato che la valutazione non si limiterà ai cosiddetti e-fuel (carburanti sintetici prodotti con energia rinnovabile), ma prenderà in esame anche il ruolo che potranno avere i “biocarburanti avanzati”, ampliando così il ventaglio di possibili alternative tecnologiche.
PIÙ FONDI E MENO BUROCRAZIA PER L’INDUSTRIA
Von der Leyen ha inoltre delineato un pacchetto di misure a sostegno del tessuto produttivo europeo, annunciando un incremento dei finanziamenti e una riduzione della burocrazia. Importanti novità sono previste anche per l’attuale sistema di scambio di quote di emissione che riguarda industria, compagnie aeree e trasporti marittimi: dopo il 2030, questo meccanismo sarà modificato per consentire l’utilizzo di sistemi di rimozione industriale del carbonio come strumento di compensazione.
UNA TRANSIZIONE “GIUSTA” IN UN CLIMA DI SCETTICISMO
Le aperture della Commissione arrivano in un momento di crescente scetticismo da parte di molti Paesi, preoccupati per gli alti prezzi dell’energia e la dura concorrenza globale. La Presidente ha riconosciuto che i “pozzi naturali” di assorbimento del carbonio in Europa, come le foreste, potrebbero non raggiungere gli obiettivi previsti, ma ha assicurato che le industrie del blocco non dovranno affrontare tagli alle emissioni più drastici per compensare questa carenza. Sebbene von der Leyen si sia impegnata a mantenere la rotta sul clima, la strada appare oggi più in salita rispetto a cinque anni fa, quando l’Europa si impegnò a diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050.