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India Carbone

Carbone, in calo la capacità di generazione globale

Il numero di centrali a carbone chiuse – in particolare in Europa – ha dunque superato quello degli impianti in costruzione, che si trovano soprattutto in Cina

Nella prima metà del 2020 si è assistito ad un calo globale della capacità di generazione elettrica dal carbone: 2,9 gigawatt in meno da gennaio a giugno. Si tratta del primo declino semestrale mai registrato, secondo uno studio del think tank Global Energy Monitor. A livello mondiale sono stati ritirati 21,2 GW di capacità, a fronte dei 18,3 GW di capacità commissionata.

Il numero di centrali a carbone chiuse – in particolare in Europa – ha dunque superato quello degli impianti in costruzione, che si trovano soprattutto in Cina. La situazione si spiega con la pandemia da coronavirus, che ha accelerato il processo di abbandono del carbone per la produzione di elettricità in favore di fonti più pulite. Ma non ovunque.

COSA FA LA CINA

In Cina infatti, come si accennava, si continua a costruire nuove centrali a carbone. Rispetto al 2012, nel 2019 la quota del carbone nel mix energetico cinese risultava inferiore di 10 punti percentuali, rappresentando circa il 58 per cento. Ma l’utilizzo di questo combustibile fossile è in aumento – il Paese ne è il primo consumatore al mondo –, nonostante il governo voglia comunque favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, nel rispetto dei target fissati dall’accordo di Parigi sul clima.

Dall’inizio del 2020 Pechino si è dotata di 11,4 GW di nuova capacità a carbone, il 62 per cento del totale mondiale. Se si considera sia la nuova capacità attualmente in costruzione, sia quella proposta, si arriva a più di 250 GW. Reuters scrive però che è improbabile che tutta questa nuova capacità possa venire effettivamente realizzata per una questione di convenienza economica e di sovraccapacità.

COSA FANNO VIETNAM E BANGLADESH

In altri Paesi d’Asia la costruzione di nuove centrali a carbone sta rallentando. Il Vietnam, ad esempio, sta pensando di cancellare la costruzione di centrali a carbone per 9,5 GW totali. Qualcosa di simile sta accadendo anche in Bangladesh, dove il governo vuole bloccare la realizzazione di nuovi impianti (per un totale di 16,3 GW) per problemi di eccesso di capacità.

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