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Gasdotto Nord Stream

Che ne sarà del Nord Stream 2 con la vittoria di Biden

La Germania dovrebbe avere una fornitura di gas sufficiente quest’inverno anche senza il previsto avvio del gasdotto Nord Stream 2 dalla Russia, secondo i TSO tedeschi

Con la vittoria di Joe Biden alle presidenziali Usa – al netto dei possibili ricorsi e del riconteggio dei voti già paventato da Donald Trump – si profila un netto cambiamento per la politica energetica Usa, anche all’estero. Finora, gli americani hanno sempre osteggiato la realizzazione del Nord Stream 2, il secondo ramo del gasdotto che collega Russia e Germania e che sta per essere completato. All’appello mancano pochi chilometri di conduttura anche se i lavori sono fermi dalla fine del 2019 quando la Allsead interruppe i lavori a causa delle sanzioni statunitensi. Ma cosa ne sarà ora, quando da gennaio Biden si siederà sulla poltrona dello Studio Ovale?

BIDEN PROSEGUIRÀ L’OPPOSIZIONE AL PROGETTO?

Difficile prevederlo. Secondo L’amministratore delegato di Berkeley Research Group LLC Branko Terzic, che è stato anche commissario della Federal Energy Regulatory Commission degli Stati Uniti, “Biden proseguirà probabilmente la politica di opposizione al progetto”, si legge in una sua intervista su Sputnik.

“Molto probabilmente l’amministrazione Biden continuerà la passata politica di opposizione – ha detto Terzic -. Tuttavia, per ottenere la buona volontà del governo tedesco l’opposizione potrebbe essere solo retorica”. Terzic è convinto che la nuova amministrazione degli Stati Uniti “continuerà a vendere Gnl sui mercati internazionali, ma si aspetta pressioni da parte dell’ala sinistra del Partito Democratico per limitare le vendite”.

SI APRE LA STRADA DI UN ACCORDO?

Eppure, secondo Simonas Vileikis, consigliere politico di Bruxelles presso la società di consulenza britannica Portland Europe, la presidenza di Joe Biden apre la strada a un accordo tra Germania e Stati Uniti per risolvere il conflitto sul Nord Stream 2 e completare la sua costruzione in cambio degli impegni dell’Ue per espandere gli acquisti di Gnl dagli Stati Uniti.

“Il Nord Stream 2 – ha detto a Tass – rimarrà un punto dolente tra Europa e Stati Uniti dopo le elezioni. Il presidente eletto Biden parlerà probabilmente in un tono più morbido con l’Europa e sarà in grado di fare alcuni passi concilianti. Tuttavia, a causa degli attacchi di Trump e le pressioni sul progetto, Biden si troverà in una posizione molto più comoda per negoziare e chiedere concessioni agli europei che si tratti di maggiori acquisti di gas dagli Stati Uniti o di riduzioni delle tariffe commerciali. Alla fine penso che toccherà agli europei, e più concretamente a Berlino mostrare iniziativa e proporre un accordo agli americani per completare il progetto”, ha osservato l’esperto. https://tass.com/world/1221415

BIDEN VUOLE RIALLACCIARE I RAPPORTI CON L’EUROPA

Per Argus Media “potrebbe essere allettante per il presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden pensare che Washington possa, sotto la sua guida, guidare il mondo per affrontare il cambiamento climatico e la transizione energetica e risolvere i conflitti regionali e le guerre commerciali”. E in questo senso “la Russia, a prima vista ha molto da temere da una presidenza Biden, data la sua promessa di chiedere al Cremlino di rendere conto della sua presunta interferenza nelle elezioni statunitensi. Ma lo spauracchio delle sanzioni è stato impiegato così spesso contro Mosca negli ultimi anni che lascia poche nuove opzioni. Bloccare il gasdotto Nord Stream 2 quasi completo alla Germania metterebbe alla prova la promessa di Biden di migliorare le relazioni con gli alleati europei, che si sono arrestate dopo le sanzioni statunitensi”.

Ma allora in che modo Biden cambierà la politica statunitense nei confronti della Russia? Come candidato, Joe Biden ha affermato che avrebbe invertito molte delle iniziative di politica estera dell’amministrazione Trump, come il ritiro degli Stati Uniti dagli accordi internazionali, e avrebbe lavorato per riparare le relazioni transatlantiche che sostiene essere state la chiave per la stabilità in Europa negli ultimi 75 anni.

IN CAMPAGNA ELETTORALE BIDEN HA CRITICA PUTIN E IL CREMLINO

“Biden ha detto che avrebbe preso una posizione più dura contro il presidente russo Vladimir Putin, e ha definito Mosca un ‘avversario’ oltre che la più grande ‘minaccia’ alla sicurezza degli Stati Uniti oggi. Ha criticato il Cremlino per azioni tra cui il sequestro della Crimea e per il suo ruolo nella guerra tra Kiev e i separatisti sostenuti dalla Russia nella regione ucraina del Donbas. Lo ha anche accusato di interferire nelle elezioni statunitensi e di essere dietro gli attacchi ai giornalisti russi e ai leader della società civile. Trump raramente ha criticato il Cremlino. ‘A differenza di Trump, difenderò i nostri valori democratici e resisterò agli autocrati come Putin’, ha detto Biden in un tweet ad agosto”, come ricorda un articolo di Radio Free Europe.

NESSUN PROBLEMA DI FORNITURE PER LA GERMANIA ANCHE SENZA NORD STREAM 2

In ogni caso la Germania dovrebbe avere una fornitura di gas sufficiente quest’inverno anche senza il previsto avvio del gasdotto Nord Stream 2 dalla Russia, secondo i TSO del paese che hanno reso note le ultime previsioni stagionali. “Mentre i TSO avevano precedentemente incluso i volumi del Nord Stream 2 di Gazprom da 55 miliardi di metri cubi / anno nel precedente scenario invernale, le importazioni di GNL e l’ampio stoccaggio dovrebbero portare a un sistema ottimale nel periodo dicembre-marzo, ha sottolineato l’associazione dei TSO del gas FNB Gas. ‘La sicurezza dell’approvvigionamento per la Germania rimane sicura anche senza questi volumi’, ha affermato Ralph Bahke, capo del TSO Ontras”, secondo quanto si legge sul sito Montel.
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