Skip to content
rifiuti

Cnapi, qualcosa si muove. Ecco le ultime novità

La sottosegretaria all’Ambiente Vannia Gava (Lega) ascoltata in audizione alla Commissione bicamerale ecomafie ha sottolineato che lo studio che si occupa di verificare la sismicità delle aree considerate idonee per la realizzazione del deposito nazionale dovrebbe essere completato a breve

Lo studio che si occupa di verificare la sismicità delle aree considerate idonee per la realizzazione del deposito nazionale dovrebbe essere completato a breve. E sempre a breve dovrebbe quindi approdare sulle scrivanie dei ministero dello Sviluppo economico e dell’Ambiente. Si tratta dello studio sulla sismicità chiesto nel 2015 alla Sogin (la società pubblica che si occupa del decommissioning delle centrali nucleari e incaricata di costruire il deposito nazionale) ai fini dell’aggiornamento della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi). A rivelarlo è stata la sottosegretaria all’Ambiente Vannia Gava (Lega) ascoltata in audizione alla Commissione bicamerale ecomafie.

GAVA: L’ARGOMENTO È DELICATO, CAPISCO L’INTENZIONE DI VOLER ACCELERARE MA SE CI SONO STUDI DA FARE È BENE CHE SIANO FATTI

“L’argomento è delicato, capisco l’intenzione di voler accelerare ma se ci sono studi da fare è bene che siano fatti, visto che stiamo parlando di un argomento sensibile. Ad ogni modo da notizie informali so che lo studio dovrebbe essere completato e che a breve dovrebbe arrivarci”, ha sottolineato Gava nel corso dell’audizione. Lo studio attualmente è in mano all’Istituto di sorveglianza nucleare – l’Isin – e non appena completato, come detto, verrà trasmesso ai due dicasteri a cui poi spetterà il compito di pubblicare la Cnapi e scegliere il sito definitivo, attraverso una trattativa con le comunità locali, che ospiterà il deposito nucleare. “E sarà praticabile dal 2024, in concomitanza con l’entrata in esercizio il deposito nazionale, il ritorno in Italia del combustibile riprocessato esaurito italiano”, ha sottolineato Gava durante l’intervento.

DALLA PUBBLICAZIONE DELLA CNAPI DEBBANO PASSARE AL MASSIMO 44 MESI PER L’INIZIO DELLE COSTRUZIONE DEL SITO

La legge prevede che dalla pubblicazione della Cnapi debbano passare al massimo 44 mesi per l’inizio delle costruzione del sito. Ma l’Italia è già stata sanzionata per ritardo visto che nel 2016 è stata aperta una procedura di infrazione europea per non aver trasmesso a Bruxelles il programma nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi, che doveva avvenire nel 2015.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su