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Flotte

Colonnine in autostrade Ue per accelerare il passaggio ai camion elettrici: il report T&E

Secondo un nuovo rapporto della ONG Transport & Environment (T&E) investire 190 milioni di euro in infrastrutture di ricarica lungo le principali autostrade europee potrebbe assicurare il passaggio al trasporto elettrico su strada a lungo raggio 

Investire 190 milioni di euro per fornire punti di ricarica lungo i più grandi corridoi autostradali d’Europa. La cifra rappresenta lo 0,2% dei 100 miliardi di euro di spesa annua dell’Ue per le infrastrutture di trasporto. È quanto chiede Transport & Environment (T&E) in un report pubblicato la settimana scorsa nella quale esprime le sue preoccupazioni per la mancanza di infrastrutture di ricarica che, a loro giudizio, starebbe frenando il lancio degli e-truck.

LA SITUAZIONE ATTUALE

I veicoli elettrici sono attualmente utilizzati per effettuare consegne su brevi distanze, come la distribuzione di pacchi nelle città, ma il trasporto su strada a lungo raggio rimane appannaggio dei camion a benzina e diesel.

I viaggi di oltre 400 km rappresentano circa il 5% dei viaggi in Europa, ma rappresentano circa il 20% delle emissioni dei camion.

LA MANCANZA DI INFRASTRUTTURE DI RICARICA LIMITA LA DIFFUSIONE DEI CAMION ELETTRICI

Gli esperti affermano che i miglioramenti nella tecnologia delle batterie consentirà ai camion elettrici di competere con i veicoli a combustibili fossili a lungo raggio entro i prossimi tre anni. Tuttavia, la mancanza di infrastrutture di ricarica rapida ne ostacolerà l’adozione, ha evidenziato lo studio.

“Il trasporto a lungo raggio su camion elettrici non è più un sogno irrealizzabile. La tecnologia è disponibile e non passerà molto tempo prima che sia non solo più pulita del diesel, ma anche più conveniente – ha affermato Simon Suzan, analista dei dati di trasporto presso T&E -. Ma affinché decolli, l’Europa deve investire in infrastrutture di ricarica sia sulle principali autostrade che sugli snodi dei trasporti. Ciò costerebbe solo una frazione della spesa di trasporto dell’Ue”.

SERVONO 11.000 PUNTI DI RICARICA SULLE AUTOSTRADE ENTRO IL 2030

Il rapporto afferma che entro il 2030 saranno necessari circa 11.000 colonnine ad alta potenza per facilitare gli autotrasporti elettrici a lungo raggio, suddivisi tra punti di ricarica pubblici , nei centri di distribuzione e nei depositi. Questo dovrebbe essere in aggiunta ai circa 38.000 richiesti per le consegne urbane e regionali, secondo T&E.

LA LETTERA CONGIUNTA CON ACEA

Molte delle preoccupazioni di T&E erano contenute in una lettera congiunta, scritta con l’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA), inviata alla Commissione europea il 13 aprile. La lettera chiedeva per l’appunto, proprio un aumento del numero di punti di ricarica per i veicoli pesanti.

A gennaio, ACEA aveva avvertito che sarebbe stato necessario un aumento di quasi 100 volte del numero di camion a emissioni zero per raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE per il 2030, definendo insufficiente l’obiettivo della Commissione europea di avere 80.000 camion ‘green’ sul strada.

L’associazione ha affermato che saranno necessari 200.000 camion per ottenere il calo del 30% delle emissioni stabilito dalle norme dell’UE sui veicoli pesanti. T&E ha anche criticato l’obiettivo di 80.000 camion a emissioni zero, affermando che “non è in linea con l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050”.

LO STUDIO DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA

Una recente relazione della Corte dei conti europea (ECA) ha rilevato che lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica non si sta muovendo abbastanza rapidamente per raggiungere gli obiettivi dell’UE. L’UE mira ad avere 1 milione di punti di ricarica elettrica installati in tutto il blocco entro il 2025, espandendosi a 3 milioni entro il 2030.

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