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Gas

Come funzionano e quando partono le nuove regole sullo stoccaggio di gas Ue

Attualmente riporta Gas Infrastructure Europe, i siti di stoccaggio di gas dell’Ue al 25 giugno sono pieni al 55,7%.

Riempire i siti di stoccaggio gas di almeno l’80% della capacità massima entro il 1° novembre. Con il via libera del Consiglio europeo alla misura della scorsa settimana, si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale europea per l’applicazione concreta della misura.

Il regolamento approvato dai premier e da i capi di Stato europei prevede, tra le altre cose, anche la possibilità di condividere le scorte in uno “spirito di solidarietà”.

STOCCAGGI GAS UE AL 55,7%

Secondo i dati del GIE (Gas Infrastructure Europe, ndr), nell’ottobre 2021 le scorte dell’Ue erano pari al 77% della capacità e si sono poi ridotte al 25% a marzo. Attualmente, si legge su S&P Global che riporta i dati GIE, i siti di stoccaggio di gas dell’Ue al 25 giugno sono pieni al 55,7%.

PREZZI SOPRA I 136 EURO AL MWH

Proprio le preoccupazioni per il riempimento dei siti di stoccaggio quest’estate ha però contribuito a far lievitare i prezzi in tutta Europa negli ultimi mesi.Il prezzo TTF ha raggiunto il record di 212,15 euro/MWh l’8 marzo, secondo le valutazioni Platts di S&P Global Commodity Insights mentre oggi si attesta attorno ai 136,6 euro.

SIMSON: SITUAZIONE È SERIA E POTREBBE PEGGIORARE

“Abbiamo già dodici Stati membri che hanno subito tagli di forniture da Gazprom. Sappiamo tutti che la situazione è seria e la crisi potrebbe anche peggiorare. Le forniture di Gas dall’est sono dimezzate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e i flussi potrebbero anche calare ancora”, ha dichiarato la commissaria europea all’Energia Kadri Simson arrivando al Consiglio Energia a Lussemburgo e aggiungendo che occorre essere preparati a qualsiasi scenario.

FLUSSI ATTRAVERSO L’UCRAINA SOLO PER SUDZHA

Nel frattempo, infatti, i flussi di gas attraverso l’Ucraina stanno passando ancora attraverso Sudzha dopo il blocco al transito nell’altro punto di entrata, vale a dire a Sokhranvka, ha riferito Bloomberg citando Gazprom. Il colosso dell’energia russo ha inoltre comunicato che il transito di Gas attraverso l’Ucraina si attesta a 42,1 milioni di metri cubi al giorno.

COSA PREVEDE IL REGOLAMENTO UE SUGLI STOCCAGGI GAS

Tornando al nuovo regolamento europeo, più nel dettaglio, le nuove direttive prevedono che i siti di stoccaggio del gas debbano essere riempiti almeno all’80% della loro capacità entro il 1° novembre 2022 e al 90% entro il 1° novembre degli anni successivi. Complessivamente, l’Ue cercherà di riempire l’85% della capacità totale di stoccaggio sotterraneo di gas europeo nel 2022, ha dichiarato il Consiglio.

Tuttavia, poiché le capacità di stoccaggio del gas e le situazioni nazionali variano notevolmente, a seconda della loro situazione, gli Stati membri potranno raggiungere parzialmente l’obiettivo di stoccaggio contando anche le scorte di GNL o di combustibili alternativi.

Inoltre, per riflettere la situazione degli Stati membri con capacità di stoccaggio molto elevate rispetto al loro consumo interno di gas, l’obbligo di riempimento degli stock sotterranei sarà limitato a un volume corrispondente al 35% del consumo medio annuo di gas degli Stati membri negli ultimi cinque anni.

Alcuni Stati membri non dispongono di strutture di stoccaggio, pertanto il regolamento prevede che questi ultimi debbano stoccare il 15% del loro consumo interno annuale di gas in depositi situati in altri Stati membri. “Questo meccanismo rafforzerà la sicurezza del loro approvvigionamento di gas, condividendo al contempo l’onere finanziario legato al riempimento delle capacità di stoccaggio dell’Ue”, ha dichiarato il Consiglio.

PARTE ANCHE LA CERTIFICAZIONE OBBLIGATORIA PER GLI OPERATORI DEI SITI DI STOCCAGGIO

Il regolamento prevede anche la certificazione obbligatoria di tutti gli operatori dei siti di stoccaggio sotterraneo di gas. “L’obiettivo di questa certificazione è evitare i potenziali rischi di influenza esterna sulle infrastrutture critiche di stoccaggio, che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’Ue”, ha dichiarato il Consiglio.

Si tratta di un riferimento a quei siti che in passato erano di proprietà di Gazprom, come Rehden in Germania e Haidach in Austria, lasciati quasi vuoti lo scorso inverno. Una procedura di certificazione accelerata si applicherà ai siti di stoccaggio con capacità superiore a 3,5 TWh che sono stati riempiti a livelli inferiori alla media UE nel 2020 e nel 2021.

Gli obblighi di riempimento della capacità di stoccaggio termineranno il 31 dicembre 2025, ma gli obblighi di certificazione degli operatori di stoccaggio continueranno ad applicarsi oltre tale data, ha dichiarato il Consiglio. È prevista una deroga per Cipro, Malta e Irlanda, a condizione che non siano direttamente interconnessi con il sistema del gas di altri Stati membri.

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