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Meloni

Consiglio Ue, Meloni: Italia hub naturale, riporteremo buonsenso e pragmatismo nella transizione energetica

Neutralità tecnologica e mettere mano alla direttiva Case green tra le priorità della Meloni

“L’Ue dovrà concertarsi sui grandi temi strategici” e “abbiamo chiesto di richiamare il tema della risorse perché anche se un paese si trova al meglio dal punto di vista delle capacità fiscali” non si può “affrontare da soli gli investimenti che l’Europa ha davanti e che dichiara di voler affrontare: penso al tema della competitività, della transizione energetica, della difesa e sicurezza e del governo dei flussi migratori”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue.

MELONI: “GOVERNARE I FLUSSI MIGRATORI È PARTE DEL PIANO MATTEI”

Sul governo dei flussi migratori “il primo diritto da garantire è quello di non migrare trovando nel proprio paese le condizioni per rimanere, questo significa un modello nuovo di cooperazione con le nazioni africane, una cooperazione da pari a pari in grado di generare benefici per tutti. Si tratta di un approccio sul quale l’Italia ha fatto scuola con il Piano Mattei. Che stiamo implementando gradualmente”, ha detto Meloni.

“ITALIA HUB DEL MEDITERRANEO, È VANTAGGIO ANCHE PER L’EUROPA”

“Gli africani non ci chiedono la carità, ci chiedono progetti condivisi da realizzare insieme” e “non c’è niente di più concreto che investire in infrastrutture ed energia. Su questo punto, tra l’altro, l’Italia ha il vantaggio strategico anche per l’Europa nel suo complesso, di una posizione di piattaforma naturale nel Mediterraneo che ci da l’opportunità di diventare un hub di approvvigionamento cioè un ponte tra il Mediterraneo orientale, l’Africa e l’Europa, obiettivo che noi perseguiamo con diversi progetti già avviati e che intendiamo progressivamente implementare. Penso all’interconnessione elettrica Elmed Italia-Tunisia o al corridoio H2 Sud per il trasporto dell’idrogeno dal Nord Africa verso l’Europa”, ha detto la premier.

“VOGLIAMO RIPORTARE BUONSENSO E PRAGMATISMO NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA”

“Il Mediterraneo sta ritrovando la sua centralità e ha riscoperto la sua vocazione di crocevia di interconnessioni strategiche commerciali, energetiche digitali. Anche per questo siamo convinti che l’Ue debba mettere i rapporti con il vicinato Sud tra le priorità perché il Mediterraneo è la nostra casa”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue. “Una delle priorità che i cittadini ci consegnano con il loro voto è riportare il buonsenso e il pragmatismo nella transizione ecologica ed energetica rimettendo mano alle norme più ideologiche del Green deal e assicurando neutralità tecnologica. Siamo i primi difensori della natura ma con l’uomo dentro, in questi anni invece si è fatto spesso l’esatto contrario – ha aggiunto la premier -. Le attività umane sono state troppo spesso considerate nocive per la natura e la prospettiva green è stata perseguita anche al costo di sacrificare intere filiere produttive e industriali come quella dell’automotive. Nessuna ha mai negato che l’elettrico possa essere una parte della soluzione per la decarbonizzazione dei trasporti, ma non ha alcun senso auto-imporsi il divieto di produrre auto a diesel e benzina a partire dal 2035 e condannarsi di fatto a nuove dipendenze strategiche come l’elettrico cinese – ha detto Meloni -. Sostenere il contrario è stata semplicemente una follia ideologica che lavoreremo per correggere. Ridurre le emissioni inquinanti è la strada che vogliamo seguire ma sfruttando tutte le tecnologie disponibili senza andare a discapito della sostenibilità economica e sociale, difendendo e valorizzando le produzioni europee e salvaguardando decine di migliaia di posti di lavoro”.

“NOSTRA PRIORITA’ RIMETTERE MANO ALLA DIRETTIVA CASE GREEN”

“Con lo stesso approccio ci siamo battuti per modificare la direttiva sulle case green nella quale siamo riusciti a eliminare l’obbligo di passaggio di classe energetica in capo ai proprietari. Gli obiettivi della direttiva rimangono però ancora troppo ravvicinati e troppo onerosi soprattutto in assenza di incentivi europei e lo sono tanto più per l’Italia che deve fare i conti con la voragine creata nei conti pubblici creata dal Superbonus 110%. È tra le nostre priorità rimettere mano anche a questa normativa”, ha concluso Meloni.

È una nostra priorità anche riportare nelle istituzioni europee il giusto rispetto a uomini e donne che nella natura vivono e lavorano da generazioni come spesso abbiamo fatto nel Consiglio europeo. Mi riferisco ad agricoltori, pescatori insomma a coloro che con il loro lavoro garantiscono la sopravvivenza alimentare delle popolazioni ma anche la preziosa manutenzione della stessa natura in cui operano. Troppo spesso negli ultimi anni questi imprenditori sono stati colpiti da provvedimenti furiosamente ideologico e solo l’imminenza delle scorse elezioni europee e l’azione decisa del nostro governo ha consentito un primo seppur insufficiente ripensamento sugli errori compiuti a loro danno. Sono errori che non devono ripetersi.

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