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Mise

Coronavirus, ecco le indicazioni del Mise per i servizi energetici essenziali e le filiere

Il Mise chiarisce comportamenti e funzioni che occorre garantire per garantire la fornitura essenziale di energia. La lettera della Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari

Arrivano dal Mise le nuove istruzioni agli operatori del settore elettrico/gas alla luce delle novità introdotte dal Dpcm del 22 marzo e del DL n. 19 del 25 marzo per la lotta al coronavirus nelle quali si ribadisce in primo luogo che, affinché sia garantita la continuità delle attività di interesse pubblico relative al settore energetico restano valide le indicazioni generali fornite dalla Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari “per quanto compatibili e non in contrasto con le disposizioni del citato DPCM 22 marzo 2020 e del Decreto legge 24 marzo 2020, come integrate dalla presente comunicazione”. (QUI LA NOTA)

IMPORTANTE GARANTIRE LA CONTINUITÀ DEL SERVIZIO

Firmata dal direttore generale Gilberto Dialuce, nella nota si sottolinea “nuovamente l’importanza che gli operatori del settore garantiscano la continuità e la disponibilità del servizio in condizioni di sicurezza sia per gli utenti che per i lavoratori, con particolare attenzione alle utenze non disalimentabili – si legge nel testo -. Si richiede in particolare a tutti gli operatori di proseguire regolarmente nel servizio di erogazione, sospendendo al contempo le attività non essenziali e assicurando comunque il rispetto di tutte le disposizioni sanitarie in

vigore”.

LE ATTIVITA’ INDISPENSABILI

In particolare, prosegue la nota, “sono ritenute attività indispensabili alla continuità della fornitura e alla sicurezza: le attività finalizzate a prevenire rischi per l’incolumità pubblica (prestazioni di pronto intervento per ragioni di sicurezza e salvaguardia dell’ambiente); le attività finalizzate a garantire la continuità e sicurezza dell’esercizio delle reti di trasporto e distribuzione, e la fornitura di energia, con particolare riguardo alla salvaguardia delle utenze non disalimentabili (interventi tecnici finalizzati ad evitare prevedibili interruzioni della continuità del servizio; manutenzione necessaria ad assicurare il corretto funzionamento delle infrastrutture, interventi di ripristino della continuità del servizio a seguito guasti); le attività finalizzate a garantire le attivazioni e riattivazioni necessarie e urgenti di utenze; attività finalizzate a garantire l’esercizio delle sale controllo e dispacciamento; attività di logistica e trasporto funzionali alle attività descritte.

LE FILIERE ASSOCIATE

Inoltre si segnala che, al fine di garantire la continuità del servizio nel tempo, è fondamentale – come previsto dall’art. 1, lettera d), del citato DPCM 22 marzo 2020 – che “anche le filiere associate ai servizi energetici essenziali e di pubblica utilità assicurino continuità operativa, provvedendo alle necessarie comunicazioni preventive ai Prefetti competenti. A tal fine, a titolo esemplificativo e non esaustivo, possono essere considerate attività strumentali alla continuità del funzionamento: interventi di squadre operative per la riparazione dei guasti, con particolare attenzione ai clienti non disalimentabili; interventi di squadre operative per la rimozione di situazioni di pericolo;

interventi di squadre operative per la manutenzione preventiva strettamente necessaria ad assicurare il corretto funzionamento dell’infrastruttura; interventi di squadre operative per il pronto intervento ambientale e per il mantenimento, controllo e verifica degli impianti di bonifica e messa in sicurezza; interventi urgenti su pozzi geotermici o di produzione idrocarburi e relativi impianti al fine di assicurare le condizioni di sicurezza; le attività di manutenzione necessarie a garantire continuità e affidabilità del servizio e gli interventi su impianti atti a mantenere o ripristinare l’esercizio; pronto intervento di ripristino, a seguito di interruzioni della trasmissione dati, come disciplinato dai Codice di Rete; la fornitura e il trasporto di parti di ricambio per attività manutentive necessarie e urgenti; le forniture necessarie per garantire continuità dell’esercizio, ad esempio fornitura di materiale elettromeccanico (trasformatori, cavi, interruttori etc.); le attività di supporto alla logistica del trasporto dei prodotti petroliferi; la logistica del trasporto dei combustibili necessari all’esercizio degli impianti, ivi incluso il trasporto.

Per quanto riguarda la logistica del carbone, i servizi portuali strettamente connessi per l’accosto delle navi alle banchine asservite ai siti di produzione nonché il personale portuale impegnato nelle fasi di discarica e pulizia delle stive.
Per quanto riguarda la logistica delle biomasse, trasporti su gomma e i servizi portuali strettamente connessi all’approvvigionamento. le prestazioni varie di servizio (quali pulizie, igienizzazioni, vigilanza, ispezioni, sgombero neve, trasporto di personale in elicottero, servizio mensa, servizio di reperibilità/pronto intervento) indispensabili per la prosecuzione dell’esercizio; la logistica del trasporto e smaltimento reflui di processo e rifiuti.

DIREZIONE È IL PUNTO DI CONTATTO TRA PROTEZIONE CIVILE E COMMISSARIO STRAORDINARIO

La “Direzione generale è stata individuata dal Ministro come punto di contatto con il Dipartimento della Protezione civile e il Commissario Straordinario per l’Emergenza COVID19, al fine di segnalare le misure necessarie a risolvere eventuali criticità del settore energetico, il cui funzionamento in sicurezza riveste carattere strategico, in particolare durante l’attuale periodo di emergenza”, conclude la nota.

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