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Sostenibilità

Coronavirus: Utilities pronte a ripartire. Parola di Valotti (Utilitalia)

Due le condizioni per ripartire: non compromettere l’equilibrio economico-finanziario delle utility e metterle in condizioni di sprigionare appieno e rapidamente la propria forza d’urto

“Un gruppo di parlamentari ha recentemente presentato un’interrogazione al ministro dell’ambiente costa per sapere come intenderà assicurare che la raccolta dei rifiuti non si interrompa con il rischio di causare gravi ulteriori conseguenze per la salute pubblica. Il Terribile momento che il paese sta vivendo, in piena emergenza coronavirus, mette in drammatica evidenza il ruolo fondamentale insostituibile delle imprese che si occupano di servizi pubblici essenziali”. È quanto ha scritto Giovanni Valotti, amministratore delegato di Utilitalia in un articolo sul Sole 24 Ore.

LE UTILITIES SONO UNA GRANDE INSOSTITUIBILE RISORSA DEL PAESE

“La vita di ogni cittadino è accompagnato ogni minuto dall’azione di una utility i cui operatori sono proprio in questi giorni in prima fila, a evitare che lo stato di emergenza possa compromettere il soddisfacimento di bisogni fondamentali della popolazione – ha proseguito Valotti -. Svolgono il loro lavoro con grande senso di responsabilità e nelle condizioni di massima sicurezza possibile. E sempre in questi giorni meglio si comprende, probabilmente, l’importanza di imprese che hanno nella loro missione la creazione di valore pubblico e nel loro modello di business la vicinanza ai territori. (…) In altri termini, le utilities sono una grande insostituibile risorsa del paese”.

MOBILITARE RISORSE MA A DUE CONDIZIONI

“Ante crisi, il settore aveva stimato in oltre 50 miliardi di euro gli investimenti mobilitati, tutti collegati a infrastrutture e servizi fondamentali per il paese i cittadini. Superata l’emergenza queste saranno risorse che le imprese potranno destinare alla ripresa dell’economia. A due condizioni – ha precisato Valotti -. La prima è che la gestione della fase emergenziale e il necessario sostegno agli operatori economici e ai cittadini in difficoltà, non comprometta nel breve l’equilibrio economico-finanziario delle utility. (…) La seconda è che governo e Parlamento mettano in grado le utility di sprigionare appieno e rapidamente la propria forza d’urto. In questa direzione auspicabile, almeno in una fase straordinaria post-emergenza, una decisa semplificazione di tutte le procedure autorizzative, dei controlli, delle normative sui contratti e sugli appalti pubblici, dei vincoli alla gestione, in primis sulle assunzioni. Una sorta di zona temporale Franca per far ripartire il paese”, ha concluso il numero uno di Utilitalia.

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