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Def: Ecco le sfide ambientali ed energetiche del governo

Entro la fine del 2019 il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima e sistema alimentato solo da fonti rinnovabili e sostenibili come obiettivo per il 2050

Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima in corso di elaborazione, proroga della detrazione per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, rilancio dell’economia circolare. E sulle fonti rinnovabili, arrivare al 2050 con un sistema alimentato solo da fonti rinnovabili e sostenibili. Sono gli obiettivi che si prefigge il governo messi nero su bianco nella Nota di aggiornamento al Def (Nadef), pubblicata dal ministero dell’Economia.

LE SEI SFIDE DEL GOVERNO IN AMBIENTE ELENCATE NEL DEF

Principalmente sono sei sfide elencate dal Governo nel Def in materia di ambiente, a cui intende dare riposta nei prossimi anni: “Proseguire e rendere più ambiziosa la lotta ai cambiamenti climatici riducendo progressivamente i fattori inquinanti, specialmente nel settore della mobilità; incrementare la salvaguardia della biodiversità terrestre e marina e assicurare una migliore e più coordinata gestione delle aree protette e del capitale naturale; limitare il consumo del suolo, prevenire il rischio idrogeologico e valorizzare l’acqua come bene comune; mettere in sicurezza il territorio attraverso la prevenzione e il contrasto dei danni ambientali; promuovere l’uso efficiente e sostenibile delle risorse, governare la transizione verso l’economia circolare e i ‘rifiuti zero’; diminuire progressivamente le infrazioni comminate all’Italia dall’Ue in materia ambientale”. Infatti, il Governo “intende proseguire nello sforzo di ridurre il numero delle infrazioni applicate all’Italia dall’Ue, passate dalle 117 del 2014 alle 59 di oggi – si legge nella Nota di Aggiornamento al Def -. Il 22% delle infrazioni riguarda l’ambiente ed, in particolare, le tematiche dell’inquinamento dell’aria, dei rifiuti e del trattamento delle acque reflue urbane. Il Governo metterà in campo specifiche azioni per seguire ogni procedura e valutare i passi da compiere”.

PIANO ENERGIA E CLIMA IN FASE DEFINIZIONE, DA PRESENTARE A UE ENTRO FINE 2019

Sarà presentato, invece, entro la fine del 2019 alla Commissione Ue, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima attualmente “in fase di definizione”. Finalizzato a “raggiungere gli obiettivi europei per il 2030”, prevede misure volte a aiutare la mobilità sostenibile, in particolare elettrica, lo sblocco del mercato nazionale delle fonti rinnovabili e la lotta alla povertà energetica. Ma ha anche come target a più lungo respiro, quello di “arrivare al 2050 con un sistema energetico alimentato solo da fonti rinnovabili e sostenibili”.

CONFERMATA LA PROROGA DELLA DETRAZIONE PER INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

Ai fini della tutela dell’ambiente e del perseguimento della sostenibilità energetica, “sarà prevista, inoltre, la proroga della detrazione per interventi di riqualificazione energetica degli edifici”. In tal senso altre risorse verranno “investite per la riqualificazione sismica ed energetica e la messa in sicurezza e in efficienza degli immobili dello Stato. I primi interventi in fase di avvio riguardano i presìdi di sicurezza (Vigili del fuoco e Carabinieri in particolare). L’Agenzia del Demanio, anche a seguito del rafforzamento della propria struttura tecnica, si propone di gestire nei prossimi anni 2 miliardi – già stanziati dalle vigenti leggi di bilancio – destinandoli per circa 1,1 miliardi alla riqualificazione sismica ed energetica degli immobili statali e per 0,9 miliardi alla razionalizzazione degli usi governativi e alla realizzazione dei 39 progetti di federal building attualmente previsti”.

PROMUOVERE L’ECONOMIA CIRCOLARE rinnovabili termiche

Per quanto riguarda la tutela dell’ambiente e alle energie alternative, il Governo “promuoverà un modello di sviluppo sostenibile (la cosiddetta ‘economia circolare’) attraverso la razionalizzazione e l’armonizzazione della normativa ambientale in materia di rifiuti. Il fine è quello di mantenere le risorse nel processo produttivo e di sviluppare i mercati delle materie prime secondarie”. E “verrà aggiornato il sistema della responsabilità estesa del produttore, in linea con le nuove disposizioni europee, in modo da massimizzare l’efficienza del recupero dei materiali”.

ALTRO OBIETTIVO RAGGIUNGERE ELEVATE CAPACITÀ DI RESILIENZA ENERGETICA

Nell’ambito della sicurezza energetica si opererà per il raggiungimento di elevate capacità di resilienza energetica, per la riduzione dei consumi e dei fabbisogni nonché per la produzione e l’approvvigionamento da fonti eco-sostenibili. Con particolare riferimento ai siti a valenza strategica, si esaminerà la possibilità di implementare distretti energetici intelligenti (smart military district), nei quali sia massimizzato il ricorso all’auto-consumo e ove la gestione dei flussi energetici avvenga in tempo reale, in un alveo certo di sicurezza cibernetica, in perfetta simbiosi con il binomio cyber security – energy security”.

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