Question time alla Camera sui rincari dei trasporti durante le festività. L’esponente di Italia Viva attacca il governo: “Cittadini costretti a fare scalo all’estero per tornare a casa”.
Il “caro Natale” infiamma il dibattito parlamentare. Alla Camera dei Deputati è andato in scena un acceso confronto tra Maria Elena Boschi (Italia Viva) e il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sul tema dei rincari dei trasporti durante le festività. Al centro della polemica, i prezzi dei biglietti aerei e ferroviari che, secondo l’esponente renziana, stanno registrando impennate vertiginose, penalizzando soprattutto chi deve viaggiare dal Nord verso il Sud e le isole. “In alcuni casi gli aumenti arrivano al 900%, tanto che conviene fare scalo all’estero per andare da Milano a Palermo”, ha denunciato Boschi, chiedendo al Governo misure concrete contro pratiche anticoncorrenziali.
LA DIFESA DEL MINISTRO E I DATI ISTAT
Matteo Salvini, dopo un’insolita battuta sul look della deputata (“mi complimento per la scelta cromatica”), ha respinto le accuse citando i dati Istat. Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, il ministro ha evidenziato una flessione dei prezzi dello 0,6% su base annua a novembre, assicurando che non ci sono stati rincari sulle tariffe base di Intercity e Regionali. Sul fronte dell’Alta Velocità, pur ammettendo l’esaurimento rapido delle soluzioni economiche nei periodi di punta, Salvini ha ribadito che il settore opera in regime di libero mercato e che i listini non sono aumentati negli ultimi quattro anni.
VOLI E CARBURANTI: “PREZZI IN CALO, MA ATTENZIONE ALLE ISOLE”
Sulla questione del trasporto aereo, il titolare del MIT ha ricordato che le tariffe sono stabilite in autonomia dalle compagnie in base alle norme europee. Tuttavia, ha riconosciuto criticità specifiche per i collegamenti con le isole maggiori, citando rincari medi di 35 euro sulla Roma-Catania e 23 euro sulla Milano-Catania nei giorni clou delle feste. “Non possiamo imporre i prezzi, ma dobbiamo vigilare”, ha affermato Salvini, invocando l’intervento dell’Antitrust e del Garante per la sorveglianza dei prezzi contro eventuali speculazioni. Riguardo ai carburanti, il ministro ha sottolineato una riduzione dei costi rispetto al biennio precedente, con la benzina ferma a 1,73 euro al litro.
LA REPLICA DI BOSCHI: “LIBERO MERCATO A SENSO UNICO”
La risposta non ha convinto Maria Elena Boschi, che nella replica ha attaccato frontalmente la linea del governo. “È commovente sentirla parlare di libero mercato, peccato valga solo quando pagano studenti e lavoratori”, ha incalzato la deputata, accusando l’esecutivo di interventismo sulle banche e indifferenza sui trasporti. Boschi ha poi puntato il dito contro l’aumento delle accise sui carburanti – “quelle che lei aveva promesso di cancellare” – e i disagi quotidiani dei pendolari, chiudendo con una stoccata sul Ponte sullo Stretto e rievocando un video del 2014 in cui Salvini si rifiutava di pagare il pedaggio autostradale: “Non tutti gli italiani possono permettersi di fare quello che fa lei”.


