Temperature in calo del 2,2% rispetto al settembre 2017 e domanda di energia elettrica in crescita dell’1,7% questi i dati dello studio effettuato da Terna
Terna, società elettrica nazionale, ha rilevato che nel mese di settembre 2017 la domanda è stata 26, 1 miliardi di kWh, con un aumento del 2% rispetto allo scorso anno. L’effetto calendario e temperatura hanno influito negativamente sulla domanda di energia elettrica: quest’anno, infatti, settembre ha avuto un giorno lavorativo in meno rispetto a settembre 2016 e una temperatura di circa 2°C inferiore rispetto alla media, in percentuale raggiunge il 2,2%. La domanda di energia elettrica da gennaio del 2017 è in crescita dell’1,7% sempre confrontata allo scorso anno.
Attenendoci a un livello territoriale, il cambiamento di temperatura di settembre 2017 è stata ovunque negativa: -3% al Nord, -1% al Centro e -0,5% al Sud.
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di settembre 2017 ha fatto registrare una variazione negativa rispetto al mese precedente (-5,5%). Il profilo del trend si porta su un andamento stazionario.
A settembre 2017 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,5% con la produzione nazionale e per la parte restante (13,5%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,7 miliardi di kWh) è diminuita del 5% rispetto a settembre del 2016. In aumento le fonti di energia fotovoltaica (+9,7%), idrica (+10,5%) ed eolica (+53,6%); in flessione le fonti di produzione geotermica (-2,7%) e termica (-12,5%).
La potenza massima richiesta a settembre 2017 risulta superiore del 3,3% rispetto a quello registrato alla punta del corrispondente mese di settembre 2016, nell’anno in corso è stata di 50.817 MW.
Giovanni Malaspina