Approvato il decreto direttoriale che definisce le regole operative del meccanismo. Per il triennio 2025-2027, le aziende potranno beneficiare di forniture a 65 €/MWh, impegnandosi a realizzare nuova capacità rinnovabile.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dato il via libera ieri definitivo al meccanismo “Energy Release 2.0”, approvando le regole operative e gli schemi di contratto che disciplinano l’accesso alla misura. Il provvedimento, firmato dal Direttore Generale Alessandro Noce, rende pienamente operativo lo strumento introdotto dal decreto-legge 181 del 2023, pensato per sostenere la competitività delle imprese a forte consumo di energia e, allo stesso tempo, accelerare lo sviluppo di nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili. A renderlo noto è lo stesso MASE, che ha pubblicato il decreto direttoriale n. 72 del 19 novembre 2025.
ENERGIA ANTICIPATA A PREZZO FISSO PER TRE ANNI
Il cuore del meccanismo prevede che le imprese energivore, anche in forma aggregata, possano richiedere al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) l’anticipazione di un quantitativo di energia elettrica rinnovabile per un periodo di tre anni, dal 2025 al 2027. Questa energia, proveniente da impianti che già beneficiano di incentivi, verrà ceduta a un prezzo fisso e calmierato di 65 €/MWh. In cambio, le imprese beneficiarie si impegnano a realizzare, direttamente o tramite soggetti terzi, nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico) in grado di produrre, nell’arco di vent’anni, un’energia pari ad almeno il doppio di quella ricevuta in anticipo.
LA FASE DI RESTITUZIONE E LE ASTE COMPETITIVE
La restituzione dell’energia avverrà, infatti, in un periodo di vent’anni a partire dall’entrata in esercizio dei nuovi impianti. La realizzazione di questa nuova capacità produttiva non sarà però automatica. Il decreto, modificato a luglio 2025 per recepire le indicazioni della Commissione Europea in materia di aiuti di Stato, prevede che il GSE svolga una procedura pubblica competitiva, trasparente e non discriminatoria per selezionare i soggetti che realizzeranno gli impianti destinati alla restituzione. Questa procedura a gara, che si svolgerà nei primi mesi del 2026, garantirà che lo sviluppo della nuova capacità avvenga alle condizioni più efficienti per il sistema.
SODDISFAZIONE DEL MINISTRO PICHETTO FRATIN
“Sosteniamo la competitività delle nostre imprese e acceleriamo nuovi investimenti nelle rinnovabili”, ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto. “Con l’Energy Release mettiamo a disposizione delle aziende energivore energia a prezzo stabile e accessibile, mentre contestualmente stimoliamo la realizzazione di nuovi impianti rinnovabili che rafforzano l’indipendenza energetica del Paese. È una misura che coniuga sicurezza, sostenibilità e realismo economico”.
I PROSSIMI PASSI: BANDO E CONTRATTI
Sulla base delle regole operative appena approvate, il GSE pubblicherà a breve il bando per la manifestazione di interesse da parte delle imprese energivore. La stipula dei contratti di anticipazione è prevista entro il 2025, per consentire l’avvio delle forniture a prezzo agevolato dal 1° gennaio 2025. I nuovi impianti, che dovranno avere una potenza minima di 200 kW, dovranno entrare in esercizio entro 40 mesi dalla firma dei contratti di anticipazione, o entro 36 mesi dalla pubblicazione della graduatoria dell’asta competitiva, e comunque non oltre il 31 dicembre 2030.


