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Eurelectric: flessibilità tassello mancante nell’attuale panorama della sicurezza energetica Ue

Cosa dice l’ultimo studio di Eurelectric dal titolo “Redefining Energy Security in the age of electricity”

Cavi nel Baltico ripetutamente sabotati, tempeste devastanti che lasciano l’Irlanda al buio, la guerra che imperversa in Ucraina e gli shock dei prezzi causati dalle interruzioni di carburante della Russia: Il sistema energetico europeo è messo alla prova come mai prima d’ora. Per questo, nell’ultimo studio di Eurelectric dal titolo “Redefining Energy Security in the age of electricity”, l’associazione di settore che rappresenta gli interessi comuni dell’industria elettrica a livello europeo evidenzia come la flessibilità sia il tassello cruciale mancante nell’attuale panorama della sicurezza energetica. Senza investimenti sostanziali nella flessibilità giornaliera, settimanale e stagionale – come le batterie, l’energia nucleare, l’idroelettrico a pompaggio e il gas – i rischi continueranno a crescere.

PERCHÉ DOVREMMO SVILUPPARE UN NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA DELL’APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO?

Secondo lo studio Eurelctric, “oggi è necessaria una nuova strategia europea per la sicurezza energetica, basata su una definizione integrata di sicurezza energetica e con una crescente attenzione all’elettrificazione interna come vettore energetico predominante. Ciò è determinato da una combinazione di fattori esogeni ed endogeni. I primi includono, ad esempio, i rischi geopolitici e la resilienza (una lezione appresa dalla crisi energetica del 2022-23) e l’impatto dei cambiamenti climatici, mentre i secondi includono l’elevata penetrazione delle FER variabili, soprattutto solare ed eolica. Il bilanciamento della domanda e dell’offerta in ogni momento richiede un’attenzione particolare all’impiego della flessibilità nel sistema, nonché all’espansione strategica e alla digitalizzazione delle reti elettriche”.

“In effetti, durante la recente crisi energetica – sottolinea il paper di Eurelectric -, le luci sono rimaste accese e l’adeguatezza della produzione è stata mantenuta. Tuttavia, la crisi non ha rivelato solo la necessità di mantenere l’elettricità in circolazione, ma ha sottolineato l’importanza di evitare la perdita di domanda e di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. Ha mostrato come la sicurezza dell’approvvigionamento sia legata all’accessibilità economica e alle sfide esterne, come la dipendenza da materiali critici, la crescente complessità del sistema elettrico, la vulnerabilità ai cyberattacchi e l’impatto delle tensioni geopolitiche sui costi”.

Per Eurelectric è quindi necessario un approccio nuovo e integrato alla SoS “Security of Supply 2.0”, che comprenda una serie più ampia di obiettivi di politica energetica, in particolare la garanzia di un’energia pulita e a prezzi accessibili, un’adeguata infrastruttura di rete e capacità stabili e flessibili.

“L’elettrificazione è una componente strategica fondamentale per l’indipendenza energetica europea e l’autonomia strategica. L’elettrificazione pulita è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e di sicurezza dell’approvvigionamento energetico, contribuendo al tempo stesso all’aspetto dell’accessibilità economica, una questione critica per tutti i consumatori, comprese le industrie dell’Ue la cui competitività è in gioco nella transizione. Come? Il nuovo approccio alla sicurezza dell’approvvigionamento deve essere integrato e comprendere un’ampia gamma di dimensioni”, si legge nello studio.

“Finora il quadro europeo per la sicurezza dell’approvvigionamento è stato frammentato. Da un lato abbiamo le questioni legate alla dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e dall’altro un sistema elettrico incentrato principalmente sull’adeguatezza della generazione e sulla resilienza della rete – prosegue Eurelectric -. La crescente elettrificazione del sistema energetico pone la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico al centro della più ampia questione della sicurezza energetica e richiede un approccio integrato lungo tutta la catena di valore compresi gli usi finali che si elettrificano. Allo stesso tempo, stanno emergendo nuove soluzioni che potenziano i SoS. La decentralizzazione del sistema elettrico, guidata dalla natura delle FER variabili, comporta nuove sfide (necessità di flessibilità e sicurezza informatica) ma riduce anche la dipendenza dai combustibili fossili”.

Per garantire la SoS in un sistema energetico sempre più elettrificato, “dobbiamo quindi rivedere e ampliare il concetto di SoS per includervi altri aspetti: capacità e servizi fissi, capacità e servizi flessibili, reti di trasmissione e distribuzione, nonché l’approvvigionamento di materie prime e la catena di approvvigionamento, resilienza ai cambiamenti climatici, agli attacchi fisici e informatici, ai rischi geopolitici, ecc”, ha sottolineato Eurelectric.

LE RACCOMANDAZIONI DI EURELECTRIC

Le principali raccomandazioni politiche contenute nello studio mirano a migliorare l’efficienza, la sicurezza e la resilienza del sistema elettrico:

Preparazione e valutazione delle esigenze del sistema: “Un approccio più integrato dovrebbe razionalizzare, consolidare e garantire la coerenza tra i diversi strumenti di pianificazione già inclusi nelle leggi nazionali e dell’UE. Dovrebbe considerare l’intera catena del valore e possibilmente tutti i vettori energetici (elettricità, gas, calore, trasporti, ecc.) – a monte, a valle e negli usi finali – per identificare meglio le esigenze del sistema e le opzioni del sistema e le opzioni per la decarbonizzazione e l’elettrificazione. Questo include lo sviluppo di nuove metodologie per migliorare le previsioni e l’analisi del sistema. Le istituzionali e di governance che supportano la pianificazione delle infrastrutture e i settori di uso finale dovranno evolversi per supportare un funzionamento efficiente del mercato che tenga conto di tutte le esigenze del sistema. Ciò include meccanismi di contrattazione per le tecnologie fisse e flessibili, per assicurare e coordinare investimenti tempestivi lungo tutta la catena del valore (produzione, reti, usi finali, ecc.) e garantire la sicurezza del sistema, in particolare attraverso meccanismi di capacità”, evidenzia il paper.

“Gli incentivi e il coordinamento degli investimenti nelle infrastrutture di rete, per garantire che gli investimenti necessari possano essere effettuati in tempo. Tali meccanismi fungerebbero da assicurazione per il sistema elettrico e per l’economia europea nel suo complesso: assicurare le forniture di energia elettrica può costare, ma ciò andrebbe a in ultima analisi, a vantaggio dei consumatori europei, evitando i rischi e i costi significativamente più elevati dell’inazione”, aggiunge lo studio.

Quadro dei mercati e delle operazioni:” I segnali di mercato potrebbero essere migliorati per riflettere meglio l’aspetto fisico del sistema, mentre i mercati a termine potenziati dovrebbero offrire migliori opportunità di copertura per gli asset fissi e flessibili. Dovrebbe essere incoraggiata anche una maggiore partecipazione dei consumatori per fornire una risposta alla domanda (DSR). A tal fine, l’attenzione dovrebbe ora concentrarsi su una corretta e rapida implementazione delle recenti riforme dell’Electricity Market Design (EMD, in particolare 2019 e 2024)”, prosegue Eurelctric.

“L’obiettivo dovrebbe essere quello di far sì che gli attori del mercato e i consumatori abbiano accesso ai benefici attesi da queste revisioni il prima possibile. Le revisioni di attuazione sono previste entro dicembre 2025 (Direttiva) e giugno 2026 (Regolamento). Queste revisioni saranno un’occasione l’opportunità di valutare lo stato di attuazione negli Stati membri, di confermare se le disposizioni concordate sono state attuate correttamente in tutti gli Stati membri e, in particolare, per esaminare se la flessibilità si sviluppa a tutti i livelli (trasmissione e distribuzione)”, ha concluso Eurelctric.

 

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