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Senato

Fine tutela, FdI chiede al Mise di rassicurare i consumatori sugli oneri

Rendere disponibili in formato digitale al consumatore le informazioni elaborate dai nuovi misuratori

Rassicurare e garantire i consumatori nei propri diritti inerenti alla massima informazione circa la formazione dei costi delle forniture energetiche. E attivarsi per dirimere il timore che il consumatore si trovi a subire ulteriori oneri nel percorso di cessazione del regime di tutela del mercato elettrico. È quanto chiede il senatore Gaetano Nastri (FdI) in una interrogazione a risposta orale al ministro dello Sviluppo economico.

UN PERCORSO ‘CONSAPEVOLE’

La legge per il mercato e la concorrenza (legge n. 124 del 2017) ha previsto la piena liberalizzazione del settore dell’energia elettrica e del gas, attraverso un percorso che si sarebbe dovuto completare il 1° luglio 2020 con la cessazione del regime di tutela e, contestualmente, l’ingresso “consapevole” del consumatore nel mercato libero. “Tale percorso – ha precisato Nastri – è caratterizzato da un insieme di misure attuative necessarie a garantire la messa a disposizione per i consumatori degli strumenti utili a partecipare e a scegliere con consapevolezza e facilità sul mercato, ad avere una miglior qualità dei venditori e una maggior trasparenza e ‘certificazione’ delle loro offerte, quindi anche la possibilità di individuare le forniture più affidabili e convenienti; quindi come risultato finale una migliore gestione dei loro consumi energetici e il loro controllo”.

ARERA E ANTITRUST DEVONO VIGILARE

Ciò comporta che l’Autorità di regolazione per reti energia e ambiente (ARERA) e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, per la programmazione delle attività finalizzate al superamento della maggior tutela, “dovranno essere sempre più attive e vigilanti in virtù della tutela primaria degli interessi dei consumatori per garantire loro ‘lo sviluppo della competenza del consumatore e della sua fiducia nella possibilità di appropriarsi delle opportunità e dei benefici del mercato’, come è previsto nel piano nazionale integrato per l’energia e il clima, inviato a Bruxelles l’8 gennaio 2019 dal Ministero dello sviluppo economico”, ha sottolineato il senatore di FdI.

SI SEGNALA LA RECENTE SOSTITUZIONE DEI CONTATORI

Nastri ha segnalato che “molti cittadini ed imprese constatano che è in atto, da parte di ENEL e di altri distributori, un’attività volta alla sostituzione dei contatori di energia elettrica già oggetto, nel recente periodo, di precedente sostituzione; da parte di ENEL si motiva tale attività con la necessità, in ipotesi a favore dell’utenza diffusa, di disporre di una misura elettronicamente rilevata di ultima generazione al fine di permettere una più rapida e completa trasmissione dei dati per il controllo sistematico del consumo elettrico – ha aggiunto Nastri -. Quest’attività è senza dubbio meritevole e rispondente alle necessità di razionalizzazione dei costi di gestione propri del pubblico concessionario ma muove i cittadini a chiedere, legittimamente, su chi debbano ricadere i costi dell’iniziativa di proporzioni così rilevanti”.

VERIFICARE SE LE INFORMAZIONI DEI NUOVI MISURATORI DEBBANO ESSERE RESI DISPONIBILI AI CONSUMATORI

Secondo il senatore FdI “è implicito il timore che il consumatore si trovi a subire oneri, che si teme che siano posti tra le voci incomprensibili della bolletta, in mancanza di un assenso chiaramente espresso a fronte di una sostanziale invarianza delle controprestazioni ricevute; si deve peraltro osservare che già i misuratori elettronici di prima generazione erano atti agli scopi così come oggi confermati dal concessionario al consumatore”. Da qui la richiesta al ministro di sapere se “le informazioni elaborate dal nuovo misuratore non debbano essere rese disponibili in formato digitale al consumatore, visto che ciò potrebbe rendere possibile una migliore gestione diffusa dei consumi elettrici a vantaggio dell’economia del singolo con effetti a valere sull’economia nazionale, e se intenda intraprendere iniziative affinché i concessionari elettrici diano il via al rilascio dei dati di misura così come istantaneamente rilevati”, ha concluso Nastri.

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