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Francia e Germania danno il via libera al Southwestern Hydrogen Corridor

Il Corridoio dell’Idrogeno – che gode anche del sostegno di Spagna, Portogallo e Commissione europea – trasporterà l’idrogeno verde prodotto nella Penisola Iberica verso il Nord Europa, dove si prevede una forte domanda da parte dell’industria pesante e della mobilità sostenibile

Francia e Germania hanno finalmente dato il via libera definitivo al Corridoio Sud-Occidentale dell’Idrogeno, che integra i progetti H2Med e HY-FEN, la futura infrastruttura progettata per trasportare idrogeno rinnovabile dalla Penisola Iberica all’Europa centrale. La decisione è stata annunciata nell’ambito del 25° Consiglio congiunto dei ministri, presieduto dal presidente francese Emmanuel Macron e dal cancelliere tedesco Friedrich Merz, che ha descritto il corridoio come “un progetto epocale” per la transizione energetica europea.

TRA FRANCIA E GERMANIA UN “IMPEGNO A LUNGO TERMINE” PER IL CORRIDOIO DELL’IDROGENO

Il sostegno si inserisce nella nuova Agenda Economica franco-tedesca, un ambizioso piano bilaterale che mira a rafforzare la sovranità europea in settori strategici come l’energia, l’industria e la digitalizzazione. In questo contesto, entrambi i Paesi hanno ribadito il loro “approccio comune e l’impegno a lungo termine” per la costruzione del corridoio, considerato fondamentale per diversificare l’approvvigionamento energetico e garantire un’economia decarbonizzata e competitiva.

Il corridoio – che gode anche del sostegno di Spagna, Portogallo e Commissione europea – trasporterà l’idrogeno verde prodotto nella Penisola Iberica verso il Nord Europa, dove si prevede una forte domanda da parte dell’industria pesante e della mobilità sostenibile. Secondo l’accordo, l’iniziativa sarà accompagnata da studi di fattibilità economica e tecnica che definiranno le prossime fasi di sviluppo e i necessari meccanismi di investimento.

IL GRUPPO DI LAVORO FRANCO-TEDESCO SULL’IDROGENO E GLI OBIETTIVI UE SULLA NEUTRALITÀ CLIMATICA

Inoltre, è stato concordato che la H2Med Southwestern Corridor Alliance, composta da aziende del settore privato, avrà il supporto continuo del gruppo di lavoro franco-tedesco sull’idrogeno. Parigi e Berlino si sono inoltre impegnate a un dialogo congiunto con Madrid, Lisbona e Bruxelles per identificare le esigenze di finanziamento e le misure di condivisione del rischio tra settore pubblico e privato.

L’iniziativa rientra negli obiettivi di neutralità climatica per il 2050 e risponde all’urgente necessità di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e dai fornitori esterni, in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche. “Si tratta di un passo decisivo verso un’Europa più sovrana e più verde “, hanno affermato Macron e Merz in una dichiarazione congiunta. Entrambi i leader hanno sottolineato che il corridoio rafforzerà la filiera dell’idrogeno in Europa, dalla produzione alla distribuzione, e contribuirà a consolidare la posizione dell’Ue come potenza industriale nelle tecnologie pulite.

LE STRATEGIE DELL’UNIONE EUROPEA PER DIVENTARE UN CONTINENTE NET ZERO

L’Unione europea si è posta come obiettivo prioritario quello di diventare il primo continente a impatto climatico zero. Nell’ambito del Green Deal europeo, adottato nel 2020, Bruxelles ha delineato la tabella di marcia per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

Come tappa intermedia, nel luglio 2021 è stata approvata una riduzione del 55% delle emissioni nette di gas serra entro il 2030, nell’ambito del pacchetto legislativo Fit for 55. L’invasione russa dell’Ucraina e la crisi energetica del 2022 hanno rafforzato questa ambizione e hanno dato vita al piano REPowerEU, volto ad accelerare la transizione verso le energie rinnovabili e ad aumentare l’autonomia energetica.

ALL’UE SERVONO 20 MILIONI DI TONNELLATE DI IDROGENO ENTRO IL 2030

Questo piano include l’obiettivo di produrre 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nell’Unione europea e di importarne altri 10 milioni entro il 2030. Per raggiungere l’obiettivo, sono stati promossi diversi corridoi dell’idrogeno che trasporteranno energia pulita dalle regioni ricche di risorse, come il sole dell’Europa meridionale o l’energia eolica offshore nel nord, ai principali centri di consumo nel nord-ovest.

In questo contesto, l’H2Med è integrato nell’European Hydrogen Backbone (EHB), una rete guidata da oltre 30 operatori europei che mira a creare un mercato paneuropeo per l’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio. Questo corridoio da solo consentirà il trasporto di 2 milioni di tonnellate di idrogeno all’anno, equivalenti al 10% della domanda totale prevista in Europa per il 2030, stimata in 20 milioni di tonnellate.

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