Il 20 novembre i rappresentanti di Russia, Ue e Ucraina hanno tenuto una serie di consultazioni tecniche sul gas decidendo poi di continuare i negoziati e di riassumere i risultati durante questa settimana.
La prossima riunione tecnica trilaterale sulla questione del transito del gas attraverso l’Ucraina è prevista per il 29 novembre. Lo ha annunciato il viceministro russo per l’energia Anatoly Yanovsky alla Tass, aggiungendo che il formato della riunione sarà definito mercoledì 27 novembre.
ANCORA DA DECIDERE I DETTAGLI
“L’incontro è previsto per venerdì, ma dobbiamo ancora decidere se sarà una riunione in via telematica o un faccia a faccia”, ha detto il viceministro, definendo “positivo” l’ultimo round negoziale dello scorso 20 novembre. Il 20 novembre i rappresentanti di Russia, Unione Europea e Ucraina hanno infatti tenuto una serie di consultazioni tecniche decidendo poi di continuare i negoziati e di riassumere i risultati durante questa settimana.
GLI ATTUALI CONTRATTI DI FORNITURA SCADONO Il 31 DICEMBRE
Gli attuali contratti di fornitura e transito del gas russo attraverso l’Ucraina scadono il 31 dicembre. La Russia prevede a sua volta di lanciare con il nuovo anno due gasdotti bypassando l’Ucraina: Nord Stream 2 e TurkStream. A sua volta, l’Ucraina è obbligata a introdurre la legislazione europea in materia di energia entro la fine di quest’anno.
I RUSSI SUGGERISCONO DI PROROGARE IL CONTRATTO ESISTENTE COME SOLUZIONE DI RISERVA
La Russia è pronta a entrare in un contratto di transito in conformità con il regolamento europeo se Kiev rispetterà le scadenze di tutte le procedure richieste. La parte russa suggerisce di prorogare il contratto esistente per il 2020 come opzione di riserva. Inoltre, Mosca è pronta a riprendere le forniture di gas all’Ucraina sospese nel 2015 a un prezzo ridotto di un quarto.
LE PARTI SONO ANCORA DISTANTI
Il ministro russo per l’energia Alexander Novak ha già chiarito in passato che le parti hanno discusso sulle consegne annuali di gas per 15 miliardi di metri cubi a partire dal 2020. Le controversie legali tra Gazprom e Naftogaz complicano però il dialogo. Mosca ritiene che la “soluzione del pacchetto” sia ottimale, il che implica che le parti rinunciano alle loro rivendicazioni reciproche e la sanzione da 6,5 miliardi di dollari dell’antitrust ucraino annullata. Naftogaz, ha però già chiarito che non intende rinunciare alle cause intentate contro Gazprom.