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rinnovabili

Gas, segnali positivi. Prezzo in discesa e flussi da Russia via Ucraina in salita

I numeri odierni sul gas e le oscillazioni che devono far tenere alta l’attenzione sulle nuove possibili ritorsioni russe

Barra dritta, zero rilassamento, attenzione sempre alta. Con questo atteggiamento, l’Europa deve affrontare ogni singola giornata dal punto di vista delle relazioni energetiche a distanza (sempre più a distanza) con la Russia. Perché le ritorsioni da Mosca sono dietro l’angolo, anche ieri Siemens Energy ha confermato che mancano ancora documenti per ripristinare la situazione del Nord Stream 1: la turbina canadese è ancora in Germania e i flussi verso Berlino sono ancora ridotti rispetto alla piena capacità.

L’APPROCCIO EUROPEO CONTRO LE RITORSIONI RUSSE

Inoltre, l’estate sta avanzando a passi veloci e l’orizzonte primario per i Paesi dell’Unione dev’essere il primo ottobre. Data cruciale entro la quale assicurare un tasso di riempimento degli stoccaggi tale da non farsi spaventare da eventuali blocchi delle forniture di Gazprom. Ecco perché serve realismo quotidiano.

I PREZZI DI OGGI

E allora, i dati. Il prezzo del gas in Europa è sceso al di sotto dei 2.000 dollari per 1.000 metri cubi durante le negoziazioni di martedì per la prima volta dalla fine di luglio, secondo i dati forniti dall’ICE di Londra. Inoltre, il gas la mercato olandese del Ttf è stato scambiato per 188,25 euro per MWh. La diminuzione totale del prezzo del gas dall’inizio delle negoziazioni è così pari al 2,5%.

I FLUSSI RUSSIA-UE VIA UCRAINA

Sempre per quanto riguarda la giornata di oggi, il transito russo di gas attraverso il territorio ucraino può ammontare a circa 42,1 milioni di metri cubi al giorno, leggermente superiore rispetto al giorno precedente. Le candidature per il transito del gas russo per il 9 agosto attraverso la stazione di distribuzione del gas Sokhranovka sono assenti, mentre le candidature per il transito attraverso la stazione di Sudzha sono approssimativamente a circa 42,1 milioni di metri cubi. Ieri, invece, Gazprom aveva dichiarato di aver consegnato gas in Europa attraverso l’Ucraina per un importo di 41,8 milioni di metri cubi.

 

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