Al momento, sulla base dei dati di Gas Infrastructure Europe “i livelli di stoccaggio gas europei sono balzati del 24% questo mese e sono vicini alla media quinquennale del 45%”.
I prezzi del gas naturale in Europa sono in calo grazie all’aumento delle scorte e alla stabilità delle forniture russe, che nonostante tutto, contrastano i rischi legati alle nuove regole di pagamento di Mosca. Fino a ieri i futures olandesi si stavano avviando a registrare una perdita settimanale vicina al 7% ma anche oggi, in apertura, il prezzo dei futures per giugno hanno ceduto oltre il 2% e si sono attestasti sotto i 90 euro per MWh.
SCORTE VICINE AI LIVELLI STAGIONALI
Secondo Bloomberg “le scorte di gas in Europa stanno risalendo a livelli vicini a quelli stagionali”. L’Unione Europea vuole, infatti, “mantenere alte le scorte per garantire la sicurezza energetica del continente, visto il rischio di riduzioni in caso di guerra”, come emerge anche dall’accordo raggiunto in sede europea tra Parlamento e Consiglio che fissa la soglia minima delle scorte all’80% prima del 1° novembre, con un aumento del livello per gli inverni successivi.
LIVELLO DI STOCCAGGIO GAS AL 24% IN EUROPA
Al momento, riferisce sempre Bloomberg sulla base dei dati di Gas Infrastructure Europe “i livelli di stoccaggio europei sono balzati del 24% questo mese e sono vicini alla media quinquennale del 45%”.
STABILI I FLUSSI DI GAS RUSSI
Per oggi, comunque, non sono previsti problemi alle spedizioni di gas russo verso l’Europa che “dovrebbero essere quasi invariate rispetto al giorno precedente, secondo i dati sugli ordini e sui flussi. Si prevede che le spedizioni attraverso il gasdotto Nord Stream, il principale collegamento delle forniture russe all’UE, saranno vicine alla piena capacità”, ha sottolineato Bloomberg.