Il Ministro Pichetto ad ARERA: “Renda pubblici gli elementi sui rincari e agisca di conseguenza”.
Il provvedimento sul Gas Release è in arrivo entro fine luglio. Lo ha confermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin a 24Mattina su Radio 24.
PREPARIAMO IL PROVVEDIMENTO SULLA GAS RELEASE
“Non potevamo partire perché avevamo ancora aperto il confronto con l’Europa sull’Energy Release, e non avendo avuto ancora la confort letter non ritenevo corretto un’altra iniziativa perché da quella prendevamo esempio. Ora l’energy release i 24 TW ceduti alle imprese a prezzo scontato che devono restituire in misura doppia con le rinnovabili è ok e stiamo preparando un provvedimento che contiene anche la questione del gas. Poi tocca trovare gli offerenti del gas scontato che non sono così facili da trovare”, ha aggiunto il ministro.
ARERA RENDA CHIARA GLI ELEMENTI SUI RINCARI DELLE BOLLETTE E AGISCA DI CONSEGUENZA
Sulla questione dei rincari delle bollette e il recente rapporto di Arera sul mercato dell’energia, il ministro ha ricorda che si tratta di “un’autorità indipendente che ha il compito di regolare e vigilare; quindi il Governo non può intervenire. Se Arera ha degli elementi li renda chiari e li renda pubblici in modo chiaro e agisca di conseguenza. Essendo l’organo che deve regolare e controllare manifesto anche qualche difficoltà a fare valutazioni”, ha esortato Pichetto.
“ABBIAMO DIVERSIFICATO GLI APPROVVIGIONAMENTI GAS DOPO LO SHOCK DELL’INVASIONE RUSSA ALL’UCRAINA”
“A seguito dello shock che abbiamo subito con l’invasione dell’Ucraina e quindi il blocco nei confronti della Russia abbiamo diversificato le nostre fonti di approvvigionamento. E in questo momento se facciamo una valutazione di ordine quantitativo da un lato con contratti con Algeria, Azerbaigian, Libia o a Nord con Norvegia abbiamo le pipeline che possono portarci gas, dall’altro è aumentato in modo elevato la nostra capacità di rigassificazione e abbiamo 28 mld di mc su un consumo di 58-60 quindi il 50% e siamo in grado di comprarlo in tutto il mondo”, ha ricordato il ministro rispondendo a una domanda.
SOTTO L’ASPETTO DELLA QUANTITA’ DI GAS SIAMO CAUTAMENTE SICURI
“È chiaro quindi che sotto l’aspetto dalla quantità siamo cautamente sicuri, cautamente perché nessuno di noi può sapere cosa può succedere anche un qualsiasi incidente su una pipeline. È chiaro che la conseguenza che possiamo subire è quella del prezzo, minor quantitativo sul mercato complessivo, non tanto sull’Italia che è anche luogo di transito può generare degli sbalzi di prezzo determinati da domanda e offerta”, ha precisato.
MI AUGURO IL DDL NUCLEARE ARRIVI IN PARLAMENTO IN AUTUNNO, MANCA UN PARERE ALLA CONFERENZA UNIFICATA
“Devo dire che la Francia è al 98% nucleare e quindi ha un prezzo dell’energia che determina lei ed è molto basso, la Spagna è nucleare e ha enormi superficie di fotovoltaico che le portano a godere di un beneficio notevole a cui si aggiungono i rigassificatori frutto dell’isolamento del passato. Purtroppo l’Italia negli ultimi 40 anni è dipesa da petrolio e gas e non abbiamo il nucleare, abbiamo enormi difficoltà nel crescere nel fotovoltaico e nell’eolico per via di un territorio diverso, non abbiamo le lande sterminate dell’Andalusia ma un paesaggio che va tutelato. Pertanto nell’immediato non c’è soluzione – ha ammesso il ministro -. Stiamo aumentato fotovoltaico ed eolico e nel prossimo decennio abbiamo l’unico percorso del nuovo nucleare, non più le grandi centrali, oggi consumiamo 300 mld di KWh l’anno tra 15-20 anni saremo a 600-700, per arrivare a quello dobbiamo darci un percorso.
Il ddl delega sul nucleare “mi auguro” arrivi in Parlamento nelle prossime settimane “manca un parere nel percorso della Conferenza Unificata credo che prima delle ferie dia il parere poi dall’autunno il Parlamento valuterà la sua tempistica” la speranza è che sia incardinato a settembre, ha lasciato intende il ministro.
IL PIANO ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Sul Piano di adattamenti ai cambiamenti climatici, “la questione è che non è che adesso parte il Piano con qualche riunione di Comitato che dà la soluzione, anzi. Il Piano è molto serio si divide in otto grandi gruppi di intervento, per esempio quello sull’acqua dice che bisogna fare dighe, invasi”.
SU INCIDENTE ROMA “ASPETTIAMO ESITI INCHIESTA”, NESSUN INTERVENTO SUL DL RIFORMA CARBURANTI
Per quanto riguarda l’incidente alla stazione di rifornimento di Roma “attendiamo gli esiti dell’inchiesta e non possiamo andare a fare valutazioni finali. Certamente questi impianti secondo regolamenti dovrebbero avere dei sistemi particolare per evitare ritorni di fiamme, c’è qualcosa di anomalo, la domanda è se sono a posto con i regolamenti”.
Nel dl Riforma carburanti nel documento Mase non c’erano interventi ulteriori” per quanto riguarda le tempistiche “è iniziativa Mimit sono solo cofirmatario”.