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report commissione Ue su prossimo inverno gas forniture

Tutti i rischi sulle forniture gas con la fine dell’accordo di transito russo-ucraino. Report Commissione Ue

Secondo un documento della Commissione europea, a fine anno in virtù dello stop al passaggio di gas russo dall’Ucraina al Vecchio Continente occorrerà uno stretto monitoraggio per mettere al sicuro l’inverno 2024-2025

Il mix energetico sta cambiando, un po’ come il vento. E se la guerra russo-ucraina fatica a svoltare (in senso positivo per Kyiv), quantomeno l’Europa ha saputo reagire a una delle principali conseguenze del conflitto scoppiato con l’invasione del 24 febbraio di due anni fa. Mosca conta sempre meno nelle forniture di gas eppure ciò non basta a stare tranquilli. Probabilmente il 2024 sarà l’anno del distacco finale, almeno per quanto riguarda l’Italia (mentre a livello europeo si conta di effettuarlo entro il 2027), ma dalla Commissione europea arriva un monito da non sottovalutare. Sempre a fine anno, infatti, scadrà dopo cinque anni l’accordo per il transito di gas naturale all’Europa via Ucraina e molto probabilmente non verrà rinnovato.

IL DOCUMENTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Come conseguenza di questo stop, secondo Palazzo Berlaymont, la quota attuale pari al 15% delle forniture moscovite potrebbe vedersi ridurre al 10%. Motivo per cui occorrerà un monitoraggio della situazione per mettere in sicurezza l’inverno 2024-2025.

Del documento ha offerto alcuni spunti di dettaglio la testata europea Politico, che ha potuto consultare la pubblicazione. I rischi per l’Europa sarebbero sulle forniture e sui prezzi, anche se dal 2022 a oggi il Vecchio Continente ha saputo costruirsi una nuova geografia più flessibile di partnership energetiche affidandosi al gnl del Qatar, della Norvegia e degli Usa, al gas via tubo azero e algerino.

Quello messo per iscritto dalla Commissione, dunque, è uno scenario negativo che si potrebbe prospettare soprattutto in termini di maggiori costi di trasporto e difficoltà nei prelievi di stoccaggio.

QUANTO VALE (POCO) MOSCA SULLE FORNITURE GAS ALL’EUROPA

Attualmente, Slovacchia, Ungheria, Austria e Italia importano gas da Mosca. Le rotte sono due, quella via Ucraina e quella via Turkstream-Balkan Stream.

Per quanto riguarda il nostro Paese, le entrate di gas naturale russo sono crollate del 90% a gennaio e oggi rappresentano circa il 5% delle forniture a fronte di un ruolo sempre più importante del gnl statunitense e quatariota, nonché dei flussi via tubo da Azerbaigian e Algeria.

A proposito di messa in sicurezza del prossimo inverno, intanto, oggi a Bruxelles si tiene il Consiglio Energia. Come si legge dall’ordine del giorno, la Commissaria Kadri Simson fornirà anche un aggiornamento sui progressi compiuti dai paesi dell’Unione verso il raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici 2030.

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