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Gli italiani sognano le automobili elettriche, ma il Paese non è pronto per la transizione

Sempre più italiani sognano le automobili elettriche, ma la crescita della domanda rimane sulla carta e il nostro Paese è agli ultimi posti in Europa nella mobilità a spina. Tutti i dettagli nello studio eReadiness di PwC Strategy&

La crescita della domanda di automobili elettriche rimane sulla carta e l’Italia si conferma fanalino di coda dell’Europa. Infatti, la percentuale di persone che vorrebbe acquistare una Ev nei prossimi due anni arriva al 30%, secondo lo studio eReadiness di PwC Strategy& che analizza le intenzioni di acquisto di oltre 12.800 guidatori in 18 Paesi al mondo. Le Ev sono più accessibili per la popolazione, ma esistono ancora diversi ostacoli alla transizione elettrica.

AUTOMOBILI ELETTRICHE, ITALIA FANALINO DI CODA

L’Unione Europea ha fatto passi avanti importanti negli ultimi mesi. Basti pensare che a luglio le immatricolazioni di vetture elettriche (BEV) hanno raggiunto una quota del 14,2%, superando dell’1,5% le diesel. I Paesi più virtuosi sono Norvegia. Germania e Francia. La Norvegia conferma il primo posto anche per maturità in ottica di sviluppo della mobilità elettrica di massa. Al secondo posto troviamo la Svizzera.

L’Italia si posiziona ultima inseme a Polonia e Spagna a causa principalmente della scarsa estensione delle rete di ricarica pubblica. Il nostro Paese arranca ancora nella transizione elettrica, nonostante la domanda potenziale di Ev aumenti, secondo lo studio eReadiness di PwC Strategy&.

IL MERCATO CRESCE, MA L’ITALIA ARRANCA IN UE

Il mercato si sta allargando a fasce di popolazione meno abbienti, ma lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica pubblica frena le vendite. I minori costi di acquisto delle auto elettriche e l’immediata disponibilità hanno contribuito a far aumentare le vendite di Ev. ma il mercato cresce lentamente rispetto ad altri Paesi dell’Ue, secondo lo studio PwC Strategy&.

Inoltre, il trend positivo è attribuibile in parte anche all’aumento della seconda mano. Infatti, il 15% dei proprietari di Ev l’ha acquistata usata, 5% in più rispetto al 10% dello scorso anno, secondo lo studio . mercato a fasce di popolazione relativamente meno abbienti e con minore disponibilità di parcheggi privati, per i quali lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica pubblica rappresenta quindi un fattore determinante.

CHI VUOLE ACQUISTARE LE AUTOMOBILI ELETTRICHE?

Gli italiani sono meno scettici riguardo le automobili elettriche rispetto al 2022, secondo quanto emerge dallo studio eReadiness di PwC Strategy&. Infatti, solo il 28% non è ancora deciso ad acquistare una Ev, il 2% in meno rispetto all’anno scorso.

L’acquirente tipo ha 45 anni, due in meno rispetto all’anno scorso. Inoltre, il possessore di automobili elettriche ha un reddito medio, più basso rispetto alla rilevazione del 2022 di PwC Strategy &.

“L’intenzione all’acquisto di veicoli elettrici (BEV e PHEV) espressa dai consumatori italiani è in crescita rispetto allo scorso anno e superiore a quella di altri Paesi Europei in cui il mercato dell’e-mobility è decisamente più maturo, come ad esempio in Regno Unito, Francia e Germania. Le ragioni che scoraggiano i consumatori italiani ad acquistare una vettura BEV o PHEV sono, oltre il costo più elevato rispetto alle vetture tradizionali, l’eccessivo tempo di ricarica e l’autonomia limitata della batteria” sottolinea Francesco Papi, Partner di Strategy& e Automotive leader di PwC Italia.

MANCANO LE INFRASTRUTTURE DI RICARICA

Le infrastrutture di ricarica sono uno degli ostacoli principali alla diffusione delle automobili elettriche in Italia. Nell’ultimo anno la penetrazione della rete è cresciuta dello 0,2% rispetto al 2022, attestandosi su 0,9 punti ricarica per mille auto circolanti. Tuttavia, il divario con i Paesi come Norvegia (7.6), Svizzera (2.4), Francia (2.4) e Germania (1.7) è ancora ampio. Se guardiamo alle stazioni di ricarica rapida (oltre 150 kW) il quadro peggiora, secondo lo studio. Attualmente sulle autostrade italiane è installata meno di una postazione per km (0.1). Un quantitativo molto inferiore rispetto a Norvegia (10.2) e Regno Unito (1.8) o Svizzera, Francia e Germania (1.0).

Un guidatore di Ev su tre compensa questa carenza acquistando infrastrutture e altre soluzioni di ricarica, secondo lo studio eReadiness di PwC Strategy&. Il 72% dei proprietari ricarica la propria Ev a casa oppure al lavoro, il restante 28% utilizza le prese pubbliche (+3% rispetto al 2022). Inoltre, diversi possessori di vetture a spina, il 20%, acquistano anche prodotti energetici quali contratti di fornitura green, sistemi di accumulo e pannelli fotovoltaici.

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