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Trasporti

I Paesi emergenti giocheranno un ruolo cruciale nella transizione dei trasporti

L’elettrificazione svolgerà un ruolo fondamentale nella transizione energetica dei trasporti, se allargheremo lo sguardo verso i Paesi emergenti e le alternative alle auto personali. L’analisi di Aurelia Marti, Investment Manager del gruppo finanziario Schroders BlueOrchard

I Paesi emergenti giocheranno un ruolo centrale nella transizione energetica dei trasporti, ma fino ad oggi gli sforzi per raggiungere la decarbonizzazione si sono concentrati sui mercati più sviluppati e sull’automotive. È quanto emerge dall’analisi di Aurelia Marti, Investment Manager del gruppo finanziario Schroders BlueOrchard, la quale punta l’attenzione sulle tre opportunità per accelerare la decarbonizzazione.

L’IMPORTANZA DELLE INFRASTRUTTURE DI RICARICA

La diffusione delle infrastrutture di ricarica e dei servizi di car sharing sono due degli elementi principali che determineranno, secondo Marti, il successo o il fallimento delle Ev. Un discorso che vale per le economie più avanzate ma anche, e soprattutto, per i cosiddetti Paesi in via di sviluppo. L’India rappresenta l’esempio più lampante, che si contrappone alla Cina. L’Impero del Dragone ha il primato per flotta nazionale di veicoli elettrici e la rete di punti di ricarica pubblica più efficiente al mondo: una ogni sette auto elettriche. Due dati che sono in stretta correlazione, secondo Marti. Seguono a distanza gli Stati Uniti e l’Europa, che possono vantare una stazione di ricarica ogni 18 Ev private.

“La transizione verso la mobilità elettrica non si limita ai singoli veicoli e non è certamente limitata ai mercati sviluppati. Alcune delle più grandi città del mondo emergente, come Nuova Delhi e Giacarta, hanno concentrazioni di inquinamento 15 volte superiori ai livelli raccomandati dall’OMS. Si prevede inoltre che i mercati emergenti cresceranno di oltre il 10% tra il 2020 e il 2030 e che la popolazione dell’Africa subsahariana raddoppierà entro il 2050”, osserva Marti.

La Manager sottolinea che per costruire infrastrutture di ricarica, migliorare le reti e diversificare la produzione di batterie serviranno investimenti privati per miliardi di dollari. Investimenti che l’International Energy Agency stima in 150-200 miliardi di dollari fino al 2030, il 10% degli dei quali dovrebbe andare ai mercati emergenti.

TRASPORTI, LE PROBLEMATICHE DELLE COLONNINE

Tuttavia, Marti sottolinea che i modelli di guadagno delle stazioni di ricarica, business-to-customer (“modello B2C”) rappresenterebbero un ostacolo alla dei punti di ricarica. Infatti, secondo l’analista, questo sistema potrebbe garantire ricavi stabili solamente dopo aver raggiunto una certa scala. Un modello che non sarebbe adatto alla maggior parte degli investitori finanziari o dei creditori.

Gli autobus elettrici possono contribuire in maniera importante alla transizione dei trasporti e rappresentare un’opportunità per gli investitori privati, secondo Marti. Infatti, la prevedibilità di percorsi e orari giocherebbe a favore dell’efficienza e dei costi di ricarica.

In secondo luogo, la possibilità di beneficiare di contratti di concessione di lungo termine con amministrazioni ed enti pubblici rappresenta un’opportunità da non sottovalutare per i modelli B2B, secondo Marti.

“A livello globale, possiamo aspettarci che il mercato degli autobus elettrici cresca da meno di 700.000 veicoli nel 2021 a oltre 3 milioni entro il 2030. Secondo l’IEA, ciò rappresenterebbe comunque solo l’11% di tutti gli autobus in circolazione”, scrive l’analista.

I MOTOCICLI VIAGGIANO NEI PAESI EMERGENTI

Le due ruote viaggiano nei Paesi emergenti, dove spopolano. Le piccole dimensioni dei motori, i bassi costi di servizio e la minore esposizione alle fluttuazioni dei prezzi del petrolio ne favoriscono l’adozione su larga scala in India e Vietnam.

“I motocicli a due ruote e tre ruote sono il mezzo di trasporto privato preferito nei mercati emergenti. Gli autisti sono inoltre protetti dall’usura della batteria, poiché le batterie meno performanti vengono gradualmente riciclate e sostituite. La riduzione dei costi operativi, o dei tempi di attesa, aumenta la loro disponibilità e quindi i potenziali ricavi. Non è una sorpresa che l’adozione di veicoli elettrici a due e tre ruote avvenga su larga scala in Paesi come l’India o il Vietnam. Nel 2021 sono stati venduti centinaia di migliaia di veicoli elettrici, che rappresentano oltre il 20% delle vendite di veicoli a due e tre ruote. Secondo le prospettive attuali, i veicoli elettrici dovrebbero rappresentare oltre la metà delle vendite di veicoli a due e tre ruote a livello globale entro il 2030, secondo l’IEA”, ha aggiunto Marti.

TRASPORTI, IL POTENZIALE DELLA RETE ELETTRICA

Molti Paesi emergenti hanno una rete elettrica che si basa fortemente sui combustibili fossili, sottolinea l’Investment Manager del gruppo finanziario Schroders BlueOrchard.

“La ricarica dei veicoli elettrici è inoltre ad alta intensità energetica e può aumentare la pressione sulle reti deboli, già soggette a limitazioni di capacità. La crescita del settore della mobilità elettrica richiederà investimenti significativi per aggiornare le reti elettriche e aumentare la produzione di energia rinnovabile. Molti Paesi emergenti sono già impegnati a soddisfare la crescente domanda di elettricità da parte di una popolazione sempre più ricca e a favorire le energie rinnovabili”, spiega Marti.

DIVERSIFICARE GEOGRAFICAMENTE LE BATTERIE

La produzione di batterie per Ev e l’estrazione di minerali sono un’importante opportunità per accelerare la transizione sostenibile dei trasporti, secondo Marti. Il sottosuolo è ancora ricco di minerali per realizzare batterie, ma l’estrazione è concentrata geograficamente in Australia, Congo, Russia e Indonesia. Realizzare miniere in altri Stati contribuirà a rafforzare le catene di fornitura globali.

“Anche la produzione di celle per batterie è altamente centralizzata. La Cina fornisce quasi l’80% delle batterie mondiali. Poiché la capacità di produzione di batterie a livello mondiale è destinata ad aumentare, vi sono forti opportunità per altre aree geografiche di svolgere un ruolo nelle catene di fornitura dei veicoli elettrici. Questa diversificazione sarà fondamentale per rafforzare le catene di fornitura globali e sostenere la transizione verso la mobilità elettrica”, spiega Marti.

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