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Gas

I prezzi del gas sotto i 100 euro al MWh ma l’inverno spaventa ancora

Con il calo dei prezzi bollette potranno essere tagliate anche del 70% ma permane il rischio di un razionamento delle forniture di gas

I prezzi del gas in Europa hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi 133 giorni, sfondando la quota dei 100 euro per megawattora e attestandosi al momento attorno ai 98. Dal 24 febbraio, inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, i valori dell’indice TTF, benchmark del continente , sono rimasti al di sopra di questa soglia per l’87% dei giorni.

ADDIO AL RECORD STORICO DI FINE MARZO

Il calo di oltre il 15% questo lunedì allontana il prezzo degli idrocarburi dal record storico di 346 euro/MWh di fine marzo e fa tirare un sospiro di sollievo ad aziende e consumatori.

PERCHÉ I PREZZI CALANO

Temperature più calde del solito nella maggior parte del continente europeo e un livello elevato di riserve spiegano la calma del mercato. In ogni caso, i prezzi sono tre volte superiori alla media degli ultimi cinque anni.

IL VERO TEST QUANDO FARÀ FREDDO

“Ora l’Europa è in una posizione comoda per quanto riguarda le forniture – ha affermato Graham Freedman, analista della società di consulenza Wood Mackenzie secondo quanto si legge su Cinco Dias -. I rischi di blackout e razionamento stanno diminuendo. Ma il vero test sarà quando arriverà il freddo”.

Oltre alle temperature, resta però problema di come superare l’inverno senza il gas russo. La sfida dell’Europa di trovare un sostituto alle forniture da Mosca è stata risolta solo con un maggiore acquisto di gas naturale liquefatto, senza guardare al prezzo, alle innumerevoli eccezioni e misure locali e alle oltre 500.000 milioni di euro in polizze a livello locale. come rivelato dal think tank Bruegel.

GLI INTERVENTI EUROPEI

Bruxelles sta già cercando di intervenire sul mercato energetico in maniera decisa per evitare la disparità di aiuti, esemplificata nel pacchetto di aiuti in Germania per 200.000 milioni di euro.

La presidente della Commissione, Úrsula von der Leyen, ha annunciato martedì scorso che è giunto il momento di “avanzare verso una vera unione energetica”. Già a settembre il leader della comunità aveva confermato che l’Esecutivo cercava una “riforma profonda e globale” del settore. I capi di governo hanno quindi concordato di promuovere acquisti congiunti di gas, ma il fatto di fissare un tetto al prezzo degli idrocarburi solleva dubbi sulla capacità di agire tutti insieme.

TABARELLI (NOMISMA): VERSO RIDUZIONE PREZZI IN PROSSIMI MESI

Anche il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, durante l’assemblea di Federchimica a Milano ha confermato che con il gas sotto i 100 euro le bollette smetteranno di aumentare e ci sarà una riduzione nei prossimi mesi. Tabarelli ha esortato a chiedere a Olanda e Norvegia di produrre più gas a prezzi più bassi o a rivolgersi alla Libia. “Stiamo andando verso un razionamento, lo sanno tutti. Ce la facciamo solo se farà caldo”, ha detto.

CODACONS: CON PREZZI SOTTO I 100 EURO SI EVITA MAXIAUMENTO DEL 70%

“La costante discesa del prezzo del Gas, giunto oggi sotto la soglia dei 100 euro al Ttf di Amsterdam, eviterà ai consumatori una nuova stangata sulle bollette e salverà gli italiani dal rincaro del 70% delle tariffe previsto nelle settimane scorse dagli analisti”, ha affermato il Codacons, che tuttavia ricorda come l’emergenza energia sia ancora lontana dall’essere superata. “Nel III trimestre del 2022 (luglio, agosto e settembre) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, le bollette del Gas del mercato tutelato hanno subito un aumento del 46%, con le tariffe che sono passate da 84,67 centesimi di euro al metro cubo ai 123,62 centesimi di euro, l’equivalente di una maggiore spesa, solo per le forniture di Gas, pari a +545 euro su base annua a famiglia – spiega il Codacons -. Anche in presenza di una diminuzione delle tariffe ad ottobre da parte di Arera, il bilancio per consumatori e imprese sarà comunque in perdita, perché le bollette, salvo riduzioni record poco probabili, continueranno ad essere sensibilmente più elevate rispetto a quelle del 2021. Vanno poi considerati alcuni fattori che, nelle prossime settimane, potrebbero far di nuovo impennare i prezzi del Gas: l’aumento della domanda legato all’accensione dei riscaldamenti, un eventuale inverno particolarmente rigido e possibili ritardi o interruzioni nelle forniture dai paesi da cui importiamo il Gas, farebbero di nuovo schizzare al rialzo delle quotazioni della materia prima”.

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