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Energia

I prezzi dell’energia europea vicini a livelli record fino al 2023: Report Platts Analytics

L’Italia e la Gran Bretagna sono destinate a rimanere i più grandi mercati per la generazione a gas, con una capacità prevista in aumento di 12 GW a 169 GW complessivi entro il 2026.

I prezzi dell’energia elettrica in Europa “manterranno i livelli record attuali fino al 2023 in caso di chiusure di capacità e forti prezzi del gas e del carbonio”, prima che la nuova capacità delle energie rinnovabili e il calo dei prezzi del gas “riducano i prezzi dell’energia”. È quanto prevede S&P Global Platts Analytics nell’ultima stima quinquennale fino al 2026.

NEL 2022 PREZZI MEDI A 80-90 EURO PER MWH

Secondo le previsioni di S&P Global Platts Analytics “i prezzi medi annuali dell’energia saranno più alti di un intervallo tra 80-90 euro/MWh nel 2022, quasi il doppio dei livelli pre-coronavirus per la maggior parte dei 10 mercati coperti da Platts Analytics utilizzando input interni di materie prime per gas, carbone e carbonio”.

DOPO IL 2023 EFFETTO RINNOVABILI E DEBOLEZZA GAS DOVREBBERO ABBASSARE I PREZZI

Mentre, dopo il 2023, “una solida crescita delle energie rinnovabili dovrebbe integrare l’effetto della rinnovata debolezza del gas grazie al fatto che la liquefazione del Gnl dovrebbe iniziare a rafforzare l’offerta fino al 2026 per abbassare i prezzi dell’energia – ha affermato Glenn Rickson, capo dell’analisi energetica europea di Platts Analytics -. Il COVID rimane un rischio per il nostro punto di vista, ora con una maggiore ponderazione sui fattori macroeconomici e della catena di approvvigionamento, piuttosto che sui nuovi blocchi, ma non presumiamo alcun impatto materiale sul consumo energetico europeo dal 2022″.

LA SITUAZIONE DELLA GERMANIA

Le previsioni stimano una Germania tra i paesi più colpiti dalle chiusure del carbone e dall’uscita dal nucleare nel 2022, con prezzi che si immaginano quasi triplicati tra il 2020 e il 2023. I tedeschi dovrebbero passare da una posizione di esportatori netti a una posizione di importatori netti di energia.

IN SPAGNA PREZZI IN CALO

Al contrario, la Spagna passa a uno sconto che riflette gli ambiziosi obiettivi eolici e solari con prezzi medi annuali dell’energia previsti in calo di circa il 40% tra il 2022 e il 2026.

GRAN BRETAGNA PERDE POSTO IN CIMA ALLA CLASSIFICA A FAVORE DELL’ITALIA

Si prevede che la Gran Bretagna perda il suo posto in cima alla classifica a favore dell’Italia a causa di una riduzione del suo premio sul prezzo del carbonio e di una forte crescita dell’eolico offshore, sottolinea S&P Global Platts. “La Gran Bretagna scivola con uno scarto rispetto al Belgio e alla Germania, diventando un esportatore netto invernale entro il 2026”, ha detto Kerry Thacker-Smith di Platts Analytics.

I DRIVER DELLA DOMANDA

La Commissione europea ha svelato il suo pacchetto “Fit for 55” il 14 luglio, stabilendo obiettivi di decarbonizzazione vincolanti per il 2030. “Prevediamo che i prezzi del carbonio dell’EU ETS raggiungano gli 80 euro/ton entro il 2030 e che l’impulso alla crescita/elettrificazione delle rinnovabili a medio termine si stia rafforzando – ha sottolineato Platts Analytics -. Anche così, il consumo non sale sopra i livelli del 2019 fino alla fine della nostra previsione, nonostante l’elettrificazione dei trasporti e del riscaldamento”.

GENERAZIONE A GAS GUIDATA DA ITALIA E GB

La domanda di energia stava già recuperando ai livelli pre-pandemici in mercati come la Germania e la Gran Bretagna. Si prevedeva che la generazione di energia a gas avrebbe tenuto duro di fronte all’espansione delle rinnovabili e alla chiusura delle centrali nucleari e a carbone. L’Italia e la Gran Bretagna sono destinate a rimanere i più grandi mercati per la generazione a gas, con una capacità prevista in aumento di 12 GW a 169 GW complessivi entro il 2026.

RINNOVABILI E NUCLEARE

“Il solare vede la più grande crescita di capacità nelle nostre previsioni – da 130 GW alla fine del 2020 a 256 GW entro la fine del 2026, con tutti i mercati tranne Italia e Gran Bretagna che vedono almeno un raddoppio dei livelli installati”, sottolineano le previsioni aggiungendo che la capacità eolica è prevista in aumento del 50% a 244 GW entro la fine del 2026 per i 10 mercati coperti mentre la capacità nucleare era destinata a ridursi di 19 GW a 76 GW entro la fine del 2026.

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