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Auto Elettriche

In manovra arriva l’incentivo per le auto a metano, elettriche e ibride

Dell’Orco-Crippa: un significativo passo avanti verso una mobilità sempre più sostenibile

Dal 1 gennaio 2019 e per tre anni chi acquisterà e immatricolerà in Italia un’autovettura nuova elettrica, ibrida o alimentata a metano, si vedrà riconosciuto un contributo economico fino a 6mila euro. È uno degli emendamenti contenuti nella manovra approvato in commissione Bilancio alla Camera:

DELL’ORCO-CRIPPA: OK CONTRIBUTO PER AUTO ELETTRICHE-IBRIDE-A METANO, PASSO AVANTI PER MOBILITA’ SOSTENIBILE

“Ieri abbiamo segnato un significativo passo avanti verso una mobilità sempre più sostenibile. Con l’approvazione di un emendamento alla legge di Bilancio, infatti, è stato introdotto per la prima volta in Italia un contributo per l’acquisto di autovetture, basato sul meccanismo del bonus/malus ecologico”, dicono in una nota congiunta il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Michele Dell’Orco, e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Davide Crippa. “Dal 1 gennaio 2019 e per i successivi tre anni – spiegano i due esponenti del Governo – chi acquisterà e immatricolerà in Italia un’autovettura nuova elettrica, ibrida o alimentata a metano, si vedrà riconosciuto un contributo economico fino a 6mila euro, calcolato sulla base della CO2 emessa per chilometro. Chi, invece, ne comprerà una nuova alimentata con carburanti più inquinanti, dovrà pagare un’imposta che, anche in questo caso, sarà legata alle emissioni di CO2 del veicolo. Attraverso questo meccanismo, insomma, diventerà sempre più conveniente acquistare vetture meno inquinanti contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria delle nostre città. E’ una misura– aggiungono Dell’Orco e Crippa – che abbiamo voluto fortemente e che rappresenta un primo forte segnale di cambiamento nelle politiche per la mobilità che il Governo ha inserto nel proprio Programma. A questa misura seguirà, a breve, il Piano strategico per la mobilità sostenibile, che sarà pronto nei primi mesi del 2019, e che conterrà indicazioni fondamentali e concretamente operative sul trasporto pubblico per contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali verso il 2030”.

COSA DICE L’EMENDAMENTO 

Si tratta di un articolo aggiuntivo, rubricato “Bonus malus sulle emissioni di CO2 g/km delle nuove autovetture”, che introduce, a decorrere dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2021, un’imposta a carico di chiunque acquista, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia (inclusi i veicoli già immatricolati in altri Stati), un veicolo nuovo di categoria M1 (veicolo a motore destinato al trasporto di persone, avente al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente). Tale imposta è parametrata al numero dei grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro eccedenti la soglia di 110 CO2 g/km, secondo gli importi (da 150 a 3000 euro) nell’ambito di 9 fasce di emissioni della sostanza. In via sperimentale è riconosciuto per i soggetti che immatricolano un veicolo di categoria M1 caratterizzato da basse emissioni inquinanti, conformemente a quanto specificato nella Tabella, un contributo tra i 1.500 e i 6.000 euro, nell’ambito di 3 fasce di emissioni della suddetta sostanza). Il suddetto contributo è corrisposto all’acquirente dal venditore mediante sconto sul prezzo di acquisto. Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborsano al venditore l’importo del contributo e recuperano detto importo come credito d’imposta. Per l’erogazione di detti contributi è istituito un apposito Fondo presso il Ministero delle sviluppo economico, con una dotazione di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Le eventuali ulteriori entrate rispetto ai 300 milioni affluiscono al Fondo per le esigenze indifferibili.

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