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Idrogeno

Idrogeno, ecco a cosa sta lavorando il governo

Il Mise intende superare le criticità del settore idrogeno attraverso un intenso programma di Ricerca e sviluppo con i principali Enti di ricerca nazionali

“Si tratta di ridisegnare un paradigma nuovo di politica industriale che garantisca lo sviluppo sostenibile. Infatti siamo partiti ragionando su come declinare questo tipo di strategia partendo da un concetto base: dobbiamo diminuire l’inquinamento. Sulla base di quel target ci siamo posti degli obiettivi e abbiamo iniziato a lavorare. Oggi la strategia è in consultazione, nel frattempo stiamo lavorando alla sua declinazione puntuale. Abbiamo già ricevuto parecchi contributi ed è il nostro lavoro è fare una sintesi. Ci stanno dando una mano anche le strutture collegate” come Rse “che per noi è un partner importantissimo per la parte tecnica”. Lo ha detto il vice ministro stefano buffagni nel corso del webinar del Mise sulla strategia nazionale idrogeno.

OBIETTIVO SVILUPPARE UNA STRATEGIA COMPLESSIVA A LIVELLO NAZIONALE CON UN MASTERPLAN COMPLESSIVO

“Ci siamo posti l’obiettivo di sviluppare una strategia complessiva a livello nazionale con un masterplan complessivo che va a indirizzare i filoni di attuazione e le sinergie di sviluppo con una serie di infrastrutture tecnologiche partendo dalle realtà che abbiamo oggi. Nel frattempo – ha proseguito Buffagni – stiamo lavorando all’interno di questa strategia complessiva su come valorizzare le procedure. Ieri abbiamo fatto una call con la Germania di aggiornamento ed adeguamento. Lo facciamo perché pensiamo sia fondamentale sviluppare una sinergia a livello europeo utilizzando anche il nostro posizionamento geografico all’interno del mar Mediterraneo in un’ottica di collegamento con il Nord Europa”.

TODDE: AMPIO PROGRAMMA DI RICERCA E SVILUPPO CON ENTI DI RICERCA NAZIONALI

“Il Mise intende superare le criticità del settore idrogeno attraverso un intenso programma di Ricerca e sviluppo con i principali Enti di ricerca nazionali”, ha invece sottolineato la sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, rispondendo in commissione Attività produttive a un’interrogazione della Lega. “Sul tema idrogeno si è recentemente verificata un’accelerazione a livello europeo. Per raggiungere l’obiettivo italiano dell’1% dei consumi previsto dal Pniec il Mise ha già avviato un tavolo sull’idrogeno e dato il via alla strategia nazionale per l’idrogeno il cui documento in fase di ultimazione ha il compito di quantificare il contributo dell’idrogeno nella decarbonizzazione e di tracciare una strategia di lungo termine. Il rilancio degli investimenti varati dalla Commissione europea – rientranti nel pacchetto del Green deal, tra i quali si colloca il Recovery & resilience fund, costituisce una grande opportunità per accelerare l’ingresso di nuove tecnologie, determinanti per il rilancio dell’economia dei territori. In questa prospettiva il ministero ha ampliato lo spazio dedicato all’idrogeno nel Recovery fund, individuando le applicazioni industriali più mature e in grado di rispondere ai criteri e alle tempistiche del piano degli investimenti”. Quindi “gli interventi che si intendono promuovere nel breve e medio termine sono perciò quelli che consentono una prima attuazione. Le aree di intervento più immediate sono legate all’uso del blending col metano nella rete di trasporto gas esistente; all’impiego dell’idrogeno nei trasporti pesanti (stradali e ferroviari); e alla sperimentazione dell’uso di idrogeno in alcuni cicli industriali. È da evidenziare che la produzione di idrogeno esige la disponibilità di elevati volumi di energia rinnovabile, una significativa riduzione dei costi, l’incremento dell’efficienza lungo l’intero ciclo, un aggiornamento del quadro normativo regolatorio e di sicurezza, nuove soluzioni per la sua logistica, criticità che il mise intende, quindi, superare attraverso un intenso programma di ricerca e sviluppo con i principali enti di ricerca nazionali”.

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