“Nessun passo indietro sul Green deal, è la nostra chiamata della storia”. Impegno a staccare completamente l’Europa dagli approvvigionamenti russi
“Sì, l’energia nucleare è e sarà parte integrante del mix energetico europeo” e “della soluzione per decarbonizzare il sistema energetico europeo”. Lo ha affermato il commissario designato per l’Energia e le politiche abitative, Dan Jorgensen, nell’audizione di conferma al Parlamento europeo di fronte alle commissioni per l’energia e l’industria (Itre) e per l’occupazione e gli affari sociali (Empl) del Parlamento europeo.
QUATTRO PUNTI FONDAMENTALI NEL PERCORSO DEL COMMISSARIO
“Voglio condividere con voi i quattro principi fondamentali che mi guideranno come Commissario – ha esordito Jorgensen -: Abbiamo bisogno di cambiamenti strutturali, la sfida da affrontare è grande e impegnativa e nessuna soluzione è facile. Ma abbiamo bisogno di soluzioni reali e durature. Allo stesso tempo dobbiamo fornire risultati tangibili qui e ora velocemente, risultati che tutti i cittadini europei possano sentire nella loro vita quotidiana. Dobbiamo mettere le persone al primo posto e ciò significa ascoltare le loro preoccupazioni. Se non lo facciamo può essere intaccato il progetto stesso dell’Ue, abbiamo visto le Brexit e i sentimenti anti-Ue in molti paesi membri. Dobbiamo essere inclusivi con aziende, industrie, sindacati e inserirli nel processo decisionale”.
POLITICA ENERGETICA CENTRALE PER TUTTI I PROBLEMI EUROPEI
“La politica energetica è il ‘core’ di quasi tutte le sfide che ci troviamo ad affrontare oggi in Europa. Riguarda la competitività, il lavoro e la crescita. Riguarda la sicurezza: Aiutare l’Ucraina a vincere la guerra diventando indipendenti dalle forniture russe, riguarda la lotta ai cambiamenti climatici, riguarda la giustizia sociale. Queste sfide e problemi si sovrappongono”, ha chiarito il Commissario designato che poi si è soffermato sull’alto livello dei prezzi energetici: “Noi paghiamo due o tre volte l’energia di più dei nostri competitor Usa e Cina, soffrono le nostre industrie ma anche le famiglie. Se sarò nominato commissario la metterò come priorità assoluta”.
LA DIPENDENZA CON LA RUSSIA
Jorgensen ha ricordato che l’Europa è passata da una dipendenza russa del 45% al 18% attuale “ma l’obiettivo è l’indipendenza totale”, ha affermato. Sul cambiamento climatico il Commissario designato ha sottolineato che il 75% dei gas serra europei proviene dall’energia. È la nostra chiamata alla storia, non c’è spazio per un passo indietro sul Green Deal. Dobbiamo portare avanti il lavoro”.
IN CIMA ALL’AGENDA ANCHE LE CASE
Tra le priorità in cima all’agenda anche le case. “È una questione che preoccupa i cittadini. I prezzi sia per l’acquisto sia per l’affitto sono aumentati colpendo milioni di persone. Questo è inaccettabile. È un diritto di tutti i cittadini europei avere una casa conveniente, sostenibile e dignitosa”.
POVERTÀ ENERGETICA “TOTALMENTE INACCETTABILE”
Stesso discorso per la povertà energetica “totalmente inaccettabile”. “Quindi cosa fare con tutti questi problemi? È chiaro che viviamo in un periodo di crisi multiple e interconnesse. È un computo arduo e le sfide possono sembrare troppe ma sono fiducioso. Concretamente proporrò delle misure per ridurre i costi energetici per la nostra industria e migliorare la competitività e allo stesso tempo sulle bollette per le famiglie come parte di una strategia di decarbonizzazione della nostra economia, 100% indipendente dalla Russia”.
PIÙ ENERGIA RINNOVABILE E PIÙ EFFICIENZA ENERGETICA
La prima cosa da fare è avere più energia rinnovabile e più efficienza energetica. Dobbiamo rafforzare reti e interconnessioni, più digitalizzazione e superare i problemi delle catene di fornitura ma anche tagliare la burocrazia e potenziare le nuove tecnologie come lo storage di energia o il carbon Capture and storage. Occorre anche supportare l’idrogeno e il nucleare”.
“Sì, l’energia nucleare è e sarà parte integrante del mix energetico europeo” e “della soluzione per decarbonizzare il sistema energetico europeo”, ha aggiunto Jorgensen. “Già nei primi cento giorni la Commissione presenterà un accordo per l’industria pulita che includerà un piano di azioni per l’energia accessibile e sempre entro i primi cento giorni una tabella di marcia per porre fine all’importazione di energia dalla Russia. Più avanti seguiranno un piano di investimenti per l’energia pulita e un piano di azione per l’elettrificazione”.
SI PUNTA SU REATTORI PICCOLI E MODULARI
La prima domanda sul nucleare è stata dell’eurodeputato italiano Paolo Borchia (PfE), che ha chiesto cosa faranno i danesi per promuovere l’installazione di grandi reattori. Jørgensen ha parlato principalmente di piccoli reattori modulari mentre sui grandi impianti ha citato le proiezioni della Commissione Ue spiegando che in Europa ci sono attualmente 97 GW di nucleare e che la Commissione prevede che scenderanno a 88 GW nel 2040 e torneranno a salire successivamente, portando l’Europa a un volume di nucleare simile a quello odierno.
SUL NUCLEARE “SIAMO UNITI NELLA DIVERSITÀ”
In risposta a una domanda di un altro eurodeputato su alcune precedenti dichiarazioni come ministro del governo danese, Jørgensen ha detto che la Danimarca non è generalmente pro-nucleare, ma che si tratta comunque di un settore in cui “siamo uniti nella diversità”. Per il resto il neo commissario ha confermato quanto anticipato dai documenti inviati al Parlamento Ue, vale a dire un impegno ad abbassare i costi dell’energia per le industrie “per rafforzare la competitività” e per le famiglie. Il tutto confermando l’intenzione di decarbonizzare l’economia “per renderla il 100% indipendente dalla Russia”.
Per quanto riguarda i finanziamenti dell’Ue al nucleare, rispondendo all’eurodeputato francese Christophe Grudler (Renew) ha ammesso di non poter promettere nulla. Tuttavia, ha aggiunto, “non possiamo raggiungere i nostri obiettivi in Europa senza il nucleare”. Il Commissario danese si è comunque impegnato a raggiungere un obiettivo vincolante per le energie rinnovabili entro il 2040, affermando che raggiungere una riduzione del 90% di CO2 non sarebbe stato possibile “senza una massiccia espansione delle energie rinnovabili”.
JØRGENSEN SI IMPEGNERÀ A PRESENTARE UNA STRATEGIA SULLA GEOTERMIA
In risposta a una domanda dell’eurodeputata francese Marina Mesure (The Left), Jørgensen ha infine affermato che si impegnerà a presentare una strategia sulla geotermia. Il settore geotermico europeo chiede da tempo una strategia europea dedicata, tanto che l’Europarlamento ha sostenuto questa richiesta con una propria risoluzione nel gennaio 2024.