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Iraq Gas

Il petrolio sale dopo il raid Usa in Iraq

Borse europee in picchiata ma petrolio in crescita di oltre il 3%. I maggiori titoli energetici italiani sono tutti in grande spolvero a Piazza Affari

Forte balzo dei prezzi del petrolio dopo l’attacco Usa nella notte a Baghdad dove è stato ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. Il Wti sta aumentando in queste ore di circa 2 dollari a oltre 63 dollari. Il Brent registra un incremento di più del 3 per cento superando i 68 dollari a barile.

CHI ERA SOLEIMANI

Secondo Al-Jazeera, il generale è stato ucciso mentre si recava all’aeroporto di Baghdad, in quella che sembra essere una serie di attacchi aerei mirati su un convoglio di veicoli che trasportavano ospiti di “alto profilo” che venivano scortati dall’aeroporto da Iraq’s Popular Mobilization Forces (PMF), un gruppo di milizie appoggiato dall’Iran. In mattinata poi Casa Bianca e Pentagono hanno confermato l’uccisione del comandante iraniano, affermando che l’attacco è stato effettuato su ordine diretto del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che mirava a “dissuadere da futuri attacchi” a diplomatici e membri dei servizi statunitensi nella Regione.

BORSE IN CADUTA MA PETROLIO IN CRESCITA

Sulla scia dell’accaduto sono in calo le borse europee che “annusano” i venti di guerra in Medio Oriente: al momento in rosso Francoforte (-1,2%), Milano (-1,1%), Madrid (-0,8%), Parigi e Londra (-0,5%). Corre, invece, il comparto energia (+1%) con l’aumento dei prezzo del petrolio che di fatto sono ai massimi da svariati mesi a questa parte: il Wti a febbraio era arrivato a 63,83 dollari al barile, il Brent a marzo era salito fino a 69,16 dollari.

TITOLI ENERGETICI ITALIANI IN GRANDE SPOLVERO

I maggiori titoli energetici italiani sono tutti in grande spolvero. A Piazza Affari, dove il Ftse Mib cede intorno all’1%, Saipem sale dello 0,37% a 4,39 euro, Eni cresce dello 0,2% a 14,03 euro, dopo essere arrivata fino a +0,7%, e Tenaris, che saliva quasi dell’1%, aumenta dello 0,2% a 10,1 euro.

COSA DICONO GLI ANALISTI

Secondo gli analisti di Mps Capital Services, citata da Radiocor “la reazione del mercato è stata finora piuttosto composta, con petrolio in rialzo di circa il 3%, borse in calo e acquisti sull’oro”, ma “sarà importante vedere come l’Iran reagirà, finora lo ha fatto solo in maniera verbale, ma sicuramente la mossa di Trump riapre un fronte caldo, quello mediorientale, che potrebbe, in caso di escalation, portare a un aumento dei prezzi petroliferi che non farebbe sicuramente bene a un’economia mondiale già fragile”.

SI ASPETTA UNA RISPOSTA DA TEHERAN

Come scrive Oilprice.com “ Soleimani non era solo il comandante delle sue forze d’élite Quds, era anche la forza trainante delle operazioni segrete in tutto il Medio Oriente, difendendo gli interessi dell’Iran in Iraq, Yemen e Libano e si diceva che avesse anche svolto un ruolo chiave negli attacchi sulle attività petrolifere saudite a settembre 2019. Il generale era noto per essere uno dei sostenitori della linea dura di Teheran. Si prevede che i leader iraniani si raduneranno entro un paio d’ore e nei prossimi giorni ci si può aspettare una risposta ferma da Teheran”.

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