Dodici mesi di transizione sotto la guida del Commissario Jørgensen: focus su prezzi accessibili, nucleare e infrastrutture strategiche. Lanciata la piattaforma per le materie prime e nuovi fondi per le PMI.
Esattamente un anno fa, Ursula von der Leyen inaugurava il suo secondo mandato alla guida della Commissione Europea, affidando il portafoglio dell’Energia e dell’Edilizia abitativa a Dan Jørgensen. Il bilancio dei primi dodici mesi delinea una strategia chiara: accelerare la transizione verso le fonti pulite e blindare la sicurezza energetica del continente. Tra i traguardi più significativi spicca la sincronizzazione baltica, completata il 9 febbraio 2025, che ha visto Estonia, Lettonia e Lituania sganciarsi definitivamente dalle reti elettriche di Russia e Bielorussia per connettersi al sistema continentale europeo attraverso la Polonia. Una mossa geopolitica e tecnica che garantisce stabilità e favorisce l’integrazione delle rinnovabili.
PREZZI, STOCCAGGI E LA SFIDA DEL NUCLEARE
La lotta al caro energia è stata centrale nell’azione dell’Esecutivo comunitario. A febbraio è stato presentato il Piano d’azione per l’energia accessibile, parte integrante del Clean Industrial Deal, mirato a ridurre i costi per famiglie e imprese. Sul fronte della sicurezza, Bruxelles ha esteso fino al 2027 l’obbligo per gli Stati membri di mantenere riserve di gas adeguate in vista dell’inverno. Ma il 2025 ha segnato anche un ritorno di attenzione verso l’atomo: l’8° Programma Indicativo Nucleare (PINC), pubblicato a giugno, ha stimato un fabbisogno di investimenti pari a 241 miliardi di euro entro il 2050 per estendere la vita dei reattori esistenti e costruirne di nuovi, inclusi i moderni SMR (Small Modular Reactors).
ADDIO AI FOSSILI RUSSI E NUOVE INFRASTRUTTURE
La rottura con Mosca è diventata strutturale con la proposta legislativa della Roadmap REPowerEU, adottata a giugno, che fissa l’obiettivo di eliminare completamente le importazioni di gas e petrolio russi entro la fine del 2027. Per sostenere questa transizione, la Commissione ha lanciato a luglio la Piattaforma UE per l’energia e le materie prime, uno strumento per l’approvvigionamento congiunto di risorse critiche come idrogeno e gas naturale. Parallelamente, è stato aggiornato l’elenco dei Progetti di Interesse Comune (PCI), infrastrutture transfrontaliere strategiche che beneficeranno di iter autorizzativi accelerati per completare l’integrazione del mercato interno.
EFFICIENZA ENERGETICA: FOCUS SU EDIFICI E PMI
Non solo grandi opere, ma anche interventi capillari. A giugno sono state diffuse le linee guida per l’attuazione della direttiva sulla prestazione energetica degli edifici, cruciale per ridurre i consumi dell’11,7% entro il 2030. A settembre, inoltre, è partita un’iniziativa congiunta con la BEI che mette sul piatto 17,5 miliardi di euro per l’efficienza energetica nelle piccole e medie imprese, con l’obiettivo di coinvolgere oltre 350.000 aziende europee in percorsi di risparmio e competitività.


