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Gasdotti

Perché Israele ha un gran bisogno del gas egiziano

Un eventuale accordo di export garantirebbe ingenti entrate fiscali e l’implementazione del piano strategico per l’economia energetica di Israele fino al 2030

Israele potrebbe essere molto interessata al gas egiziano. Tanto che i regolatori israeliani dovranno fare in modo di garantire che il gasdotto East Mediterranean possa essere utilizzato sia per esportare sia per importare gas naturale dal vicino meridionale di Israele, al fine di mantenere competitivi i prezzi locali del gas. L’opinione arriva da Oded Eran ex ambasciatore israeliano in Giordania, e ora ricercatore senior presso l’Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale dalle colonne di Haaretz.

GLI ISRAELIANI STANNO PENSANDO DI UTILIZZARE L’EAST MEDITERRANEAN GAS PER IMPORTARE ED ESPORTARE GAS DA E PER L’EGITTO

Il ministero dell’Energia israeliano sta considerando, infatti, la possibilità di utilizzare il gasdotto East Mediterranean Gas (EMG) per esportare il gas in Egitto. Quando il ministero avrà terminato la sua revisione, sottolinea Haaretz, passerà le sue raccomandazioni al comitato di concentrazione economica guidato dal Commissario Antitrust Michal Halperin. Questo comitato esaminerà l’accordo per analizzare il modo in cui l’esportazione di gas naturale in Egitto possa contribuire a rafforzare il Gruppo Delek in Israele nel suo complesso e aiutare i responsabili decisionali. L’esportazione di gas naturale in Egitto richiederà probabilmente anche l’approvazione dell’Autorità Antitrust, che esaminerà in che modo ciò influirà sulla concorrenza nell’industria del gas naturale del paese.

LA MOSSA DI DELEK DI ACQUISTARE IL CONTROLLO DEL GASDOTTO EMG POTREBBE PERÒ POTENZIALMENTE BLOCCARE L’IMPORTAZIONE DI GAS EGIZIANO

L’esportazione di gas naturale dall’Egitto verso Israele è un’opzione reale. L’Egitto ha cessato di importare gas quest’anno e dovrebbe diventare un importante esportatore regionale di gas quando saranno sviluppati i giacimenti offshore recentemente scoperti. L’Egitto prevede di esportare il gas attraverso il gasdotto pan-arabo, che si collega a un gasdotto che attraversa il nord del Sinai. Il gasdotto del Sinai a sua volta si divide in due tronconi uno dei quali si dirige verso Israele, il gasdotto EMG appunto. La mossa di Delek di acquistare il controllo del gasdotto EMG potrebbe però potenzialmente bloccare l’importazione di gas egiziano in Israele. Il Ministero dell’Energia ha comunque risposto positivamente all’accordo di export dalle riserve offshore israeliane di Tamar e Leviathan al consorzio egiziano Dolphinus. Un accordo, del valore stimato di 15 miliardi di dollari che richiederebbe l’invio di gas proprio attraverso il gasdotto EMG che gli israeliani hanno utilizzato per importare combustibile dall’Egitto nel decennio precedente. 

IL GASDOTTO POTREBBE CONTRIBUIRE AD ABBASSARE I PREZZI INTERNI

Sia Tamar che Leviathan sono controllati dal gruppo israeliano Delek e dal partner statunitense Noble Energy. I partner contano sulle entrate provenienti dalle esportazioni egiziane per sviluppare il giacimento di gas naturale del Leviathan. Anche il ministero dell’energia conta sull’accordo di esportazione – su di esso si basa il piano strategico per l’economia energetica di Israele fino al 2030 – e sulle ingenti entrate fiscali collegate. Tuttavia, assicurare che il gasdotto EMG permetta il flusso di gas non solo da Israele, ma anche verso Israele, potrebbe essere importante per abbassare i prezzi locali del gas, che sono relativamente alti, sottolinea il quotidiano israeliano. Secondo il Ministero dell’Energia infatti, in passato il prezzo che la Israel Electric Corporation ha pagato per il gas di Tamar, circa 6 dollari per milione di unità termiche britanniche, era di circa il 50% superiore al prezzo competitivo.

CON GASDOTTO FUNZIONANTE DOLPHINUS INIZIERÀ A IMPORTARE GAS DA ISRAELE NEL MARZO 2019

Mohammed Shoeib, CEO della East Gas Company egiziana, partner del gasdotto EMG insieme a Noble e Delek, ha detto a Bloomberg che se il gasdotto sarà funzionale, Dolphinus inizierà a importare gas da Israele nel marzo 2019. Noble e Delek hanno annunciato il mese scorso di aver acquistato il 39% del gasdotto EMG per 518 milioni di dollari, in un accordo condizionato alla loro capacità di esportare gas in Egitto.

L’EGITTO È L’UNICA OPZIONE PRATICABILE PER ISRAELE SUL GAS

Eran ha osservato che al di fuori di Israele, l’Egitto è l’unica opzione praticabile che Delek e Noble hanno per vendere il gas israeliano. L’esportazione in Turchia è improbabile data l’attuale atmosfera politica, e l’esportazione attraverso un gasdotto verso l’Europa sarebbe costosa date le condizioni sottomarine. Anche se l’Egitto si sta avvicinando alla propria indipendenza energetica, Eran ritiene che Dolphinus abbia delle convenienze commerciali che gli consentano di portare a termine l’accordo con Israele.

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