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Italgas

Come Italgas (e non solo) si gasa con la Cina

Italgas, insieme a Bitron, Cpl Concordia, Pietro Fiorentini, Regas e Sagemcom hanno partecipato ad una missione  in Cina per esplorare nuove opportunità di collaborazione con un mercato succulento

Italgas entra nel mercato cinese, insieme a Bitron, Cpl Concordia, Pietro Fiorentini, Regas e Sagemcom. Le aziende italiane sono volate a Pechino per un workshop di due giorni organizzato con State Grid.

L’INTESA CON STATE GRID

Facciamo un passo indietro. L’interesse per la Cina non è certo nuovo e si era già ampiamente manifestato ad Aprile, quando Italgas e la cinese State Grid, la più grande utility energetica al mondo, avevano siglato un protocollo d’intesa per valutare possibili iniziative congiunte nel settore della distribuzione del gas naturale.

Le due aziende si impegnano nella condivisione di know-how e soluzioni applicati al settore energetico; nell’approfondimento delle rispettive best practice in materia di sviluppo sostenibile con particolare riferimento ai temi di responsabilità sociale, quali protezione dell’ambiente,efficienza energetica e welfare; nella promozione in Cina delle aziende italiane più innovative che operano nel settore della distribuzione del gas naturale; e nell’opportunità di collaborazione nel settore della distribuzione del gas e nel suo utilizzo per una mobilità sostenibile.

UN WORKSHOP TRA GIGANTI

Ora che la strada è stata imboccata, Italgas, in occasione del China LNG & Gas International Summit, ha portato in Cina anche i suoi cinque principali fornitori (Bitron, Cpl Concordia, Pietro Fiorentini, Regas e Sagemcom) per una missione di due giorni da cui potrebbero nascere nuove e grandi opportunità. La due “giorni rappresenta una straordinaria opportunità per i nostri fornitori e adesso sta a loro giocare al meglio questa partita”, ha affermato l’ad di Italgas Paolo Gallo al Sole 24 Ore.

Il mercato, d’altronde, è uno dei più grandi ed interessanti: nel solo 2018, il consumo di gas in “Cina è stato di 28o miliardi di metri cubi con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente e destinato a crescere a un ritmo molto elevato nei prossimi anni”, ha aggiunto Gallo.

CHI HA PARTECIPATO AL WORKSHOP

Il confronto in terra cinese si è tenuto  tra le aziende italiane che si occuoano di gas e sei big della distribuzione gas mondiale: le cinesi Beijing Gas, Enn Group e Kunlun Gas, la costola australiana di State Grid, Sgspaa, la portoghese Rene e la singaposere Sp Group.

ATTENZIONE ALLA DIGITALIZZAZIONE

Cosa è successo nella due giorni? A spiegarlo è sempre Paolo Gallo: “Durante questi colloqui che sono andati molto bene è emersa un grande attenzione verso il processo di digitalizzazione e innovazione avviato dalla nostra azienda”, ha detto Gallo. “La presenza dei nostri partner italiani ci ha consentito di poter illustrare in modo molto dettagliato la trasformazione digitale perché ognuna di queste aziende è stata fondamentale per realizzare il cambio di passo. La Cpl Concordia, per esempio, ci sta aiutando in Sardegna a realizzare una rete gas digitale e innovativa, mentre Sagemcom e Pietro Fiorentini ci forniscono la componentistica più avanzata. Con Bitron stiamo invece studiando i nuovi meter del gas e Regas sta affiancando il gruppo anche con le sue tecnologie per l’odorizzazione indispensabili per individuare perdite e dispersioni nell’ambiente”.

In occasione del worksho, i manager di Italgas hanno raccontato il processo di liberalizzazione del mercato del gas in Italia dagli anni 2000, spiegando come si è evoluto il mercato, quali sono stati gli impatti della liberalizzazione, qual è l’attuale assetto di mercato e quali le possibili evoluzioni, anche in riferimento al piano strategico di Italgas. Il tema è di particolare interesse in Cina, dove è iniziato il processo di valutazione in vista di una possibile liberalizzazione del mercato dell’energia.

L’evento è stato anche occasione per un approfondimento sulle tecnologie. Alcuni fornitori chiave tra i business partner di Italgas, tutte eccellenze italiane in fatto di innovazione tecnologica, hanno presentato le proprie value proposition e il portafoglio di prodotti e servizi alle più importanti aziende cinesi del settore e ad alcune partecipate da State Grid all’estero

QUALI OPPORTUNITA’

Volare a Pechino, per qualcuno, come Pietro Fiorentini e Sagemcom, significa fare ingresso in un mercato enorme che offre importanti opportunità alle aziende. Altre avranno occasione per rinsaldare amicizia e rapporti commerciali.

Anche per la stessa Italgas l’opportunità è enorme: si aprano margini per attività di consulenza ad ampio raggio sulle reti gas e sui sistemi messi in campo dall’azienda. “Spero possano delinearsi delle opportunità che ci consentano di mettere a frutto l’expertise maturata negli ultimi due anni – prosegue Gallo -. La digital factory è nata per sviluppare nuove applicazioni e prodotti nel segno della trasformazione digitale e marcia ormai a pieno regime”.

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